"I Comuni lombardi continuano nella loro performance virtuosa. Hanno contribuito ancora una volta al miglioramento dei conti pubblici. Hanno fatto tutto quanto è stato loro richiesto in termini di efficienza, efficacia ed economicità. Sono pronti ad avere ancora un ruolo positivo e propositivo. Ma la situazione è tale che ormai, in questa situazione di crescente difficoltà, hanno il fiato grosso. Ulteriori obiettivi sono oltre le proprie possibilità. Si rischia di dover tagliare servizi di primaria importanza per i cittadini. Questo è inaccettabile". Con queste parole il Segretario generale di ANCI Lombardia Pier Attilio Superti ha concluso il convegno di presentazione del secondo rapporto di IFEL sulla finanza locale in Lombardia.
I lavori erano stati aperti dal presidente di ANCI Lombardia Attilio Fontana che ha evidenziato come se "il 2010 è stato un anno difficile il 2011 rischia di esserlo ancora di più. I Comuni dei Comuni lombardi sono in ordine, ma la contestazione alla Finanziaria non deriva dalla quantità dei tagli, quanto alla distribuzione sperequata, che pesa enormemente sugli enti locali, che già sono virtuosi. Ormai però la situazione è tale che non si sta discutendo di scelte di sostanza o di sola estetica, quanto piuttosto della stessa sopravvivenza dei nostri Comuni".
Il moderatore Fabrizio Taricco, presidente del Dipartimento Finanza locale di ANCI Lombardia, ha quindi dato la parola a Salvatore Parlato, economista di Ifel, che ha illustrato il secondo rapporto di Ifel intitolto "Il quadro finanziario dei Comuni della Lombardia".
Un dossier di 106 pagine in cui, pur in presenza di un quadro che rimane positivo, si evidenziano segnali di deterioramento e di crescita delle difficoltà degli oltre 1500 Comuni. Nonostante ciò il debito pro capite in lombardia è sceso nel 2008 da 17 a 9 euro, a front di una media nazionale di 21 euro. Il calo della spesa per gli investimenti però sembra un dato inarrestabile ed è da prevedere che proseguirà, a tutto svantaggio di una ripresa economica che resta più auspicata che reale.
E le prospettive? Gli equilibri di bilancio sono condizione indispensabile, ma ancora non bastano. Per il 2011 sono previsti tagli per 46 miliardi di euro, di cui 22 alla Pubblica amministrazione e 7 ai Comuni. A fronte di questa situazione il federalismo fiscale e municipale rappresenta una richiesta irrinunciabile. Come pure l'adozione di costi standard e il raggiungimento di una manovra meglio perequata.
Il quadro finanziario delineato da Ifel dunque evidenzia che le difficoltà sono tutt'altro che finite. E che la virtuosità dei Comuni lombardi si tradurrà in ulteriori pesanti tagli. Difficile in questa situazione fare previsioni. Siamo ancora in una fase di definizione del quadro complessivo di riferimento. Ma il 2011, rispetto all'anno che si sta concludendo, sarà un anno di ulteriori sacrifici.