Recentemente si è tenuta presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri una riunione del Tavolo di coordinamento istituzionale per la definizione della Strategia nazionale di prevenzione e di contrasto della discriminazione per l’orientamento sessuale e l’identità di genere. Obiettivo dell’incontro è stato quello di condividere con i ministeri competenti, con l’Anci e la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome le politiche della Strategia nazionale in linea con la Raccomandazione adottata dal Comitato dei ministri del Consiglio d’Europa CM/REC (2010)5.
Con riferimento alla Strategia nazionale sono stati individuati quattro assi fondamentali di intervento contro i trattamenti discriminatori: educazione e istruzione, lavoro, sicurezza e carceri, media e comunicazione.
Su questi temi già nel 2006 è stata istituita la Rete RE.A.DY. (Rete nazionale delle Pubbliche Amministrazioni contro le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere). E’ la prima volta che in Italia gli Enti locali e regionali si mettono in rete per promuovere culture e politiche delle differenze e sviluppare azioni di contrasto alle discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere. Obiettivo della Rete è di individuare e diffondere politiche di inclusione sociale per le persone lesbiche, gay, bisessuali, transessuali e transgender realizzate dalle pubbliche amministrazioni a livello locale, contribuire alla diffusione delle best practices su tutto il territorio nazionale e supportare le pubbliche amministrazioni nella realizzazione di attività rivolte alla promozione e al riconoscimento dei diritti delle persone LGBT.
L’Anci ha già espresso il suo impegno ad essere partner della Rete ed invita tutti i Comuni italiani a partecipare all’iniziativa. Per poter aderire i Comuni dovranno sottoscrivere una Carta di intenti (che si allega) che descrive le finalità, gli obiettivi, le ipotesi di intervento e le modalità di adesione alla Rete, attraverso un provvedimento amministrativo della Giunta. I soggetti aderenti si impegnano inoltre ad avviare un dialogo con le associazioni locali LGBT, a facilitare l’emersione dei bisogni delle persone LGBT, a sviluppare azioni sul territorio e ad organizzare eventi locali in occasione della Giornata Internazionale contro l’omofobia e la transfobia. Infine, si chiede ai Comuni di segnalare la presenza di Osservatori sul territorio e/o di diffondere dati statistici ed esempi di buone pratiche realizzati su questi temi all’indirizzo
pariopportunita@anci.it.