"Nel 2012 l'obiettivo del patto di stabilità per i Comuni lombardi era di 507 milioni di euro ma, in realtà, questo obiettivo è stato superato di 54 milioni di euro, realizzando così un risultato più che positivo per lo Stato. Inoltre, nel 2013, anno in cui anche i piccoli comuni sono stati assoggettati al patto, l'obiettivo dei Comuni in Italia è stato superato di oltre un miliardo di euro, e in Lombardia l'overshooting si è attestato sui 148 milioni" con questi dati Pier Attilio Superti ha aperto la seconda delle giornate formative dedicate ai neo amministratori organizzate da Anci Lombardia e RisorseComuni. Argomento sotto la lente d'ingrandimento: il bilancio e il patto di stabilità. Per Superti "se esiste una spending review in questo paese, è stata attuata dai comuni, che negli anni hanno visto diminuire le risorse a loro disposizione e si sono visti imporre limiti di spesa e di investimento". A supporto delle sue dichiarazioni il segretario di Anci Lombardia ha evidenziato come "il saldo complessivo della PA, dal 2007 al 2011, è peggiorato di 37 miliardi, mentre quello dei comuni è migliorato di 850 milioni di euro". Ma questo quadro deve considerare anche come, negli anni presi in considerazione, sulla spesa dei comuni - che pesa solo per il 7,1% della spesa totale della PA - si sono abbattute manovre di contenimento della spesa pari al 14% dei tagli totali. Le conseguenze più gravi di queste azioni sono state la diminuzione del 23% degli investimenti e la diminuzione del 23% della spesa corrente. Ma alla luce di un simile contesto, come è stato possibile per i Comuni innescare il circolo virtuoso che ha garantito i risultati menzionati precedentemente? Superti ha risposto evidenziando come ormai "le norme sono diventate così stringenti e i rischi di dover pagare delle penalità così alti che ci si attiene alle regole e si fa anche di più. Questo vale maggiormente nei piccoli comuni, dove i bilanci sono più rigidi e non sono possibili manovre di bilancio". A tal proposito è interessante considerare come proprio i piccoli comuni abbiamo sostenuto un notevole sforzo per rispettare il patto, basti pensare che nei comuni lombardi fino a 5 mila abitanti l'obiettivo di patto per cittadino era di circa 50 euro, ma questi sono riusciti a recuperare fino a 90 euro pro capite, proprio perché tali amministrazioni si trovano di fronte a bilanci rigidi che richiedono misure drastiche. Superti ha quindi concluso ricordando che "Anci insiste sull'utilizzo del patto di stabilità territoriale che è una specie di borsa degli spazi finanziari ed è uno strumento che permette di cedere quote a comuni in difficoltà e di riavere questi spazi negli anni successivi", anche se l'obiettivo di Anci "è quello di superare il patto di stabilità tenendo fermo l'equilibrio di bilancio".
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