La Commissione parlamentare per le questioni regionali ha espresso parere contrario in merito all’articolo 3 del disegno di legge di conversione del decreto-legge 15 ottobre 2012, n. 174 recante “Disposizioni urgenti in materia di finanza e funzionamento degli enti territoriali, nonché ulteriori disposizioni in favore delle zone terremotate nel maggio 2012”.
Il parere negativo riguarda nello specifico le previsioni del comma 1, lettere c), e) ed f), che considerano delle norme in merito alla revoca dell'incarico di responsabile del servizio finanziario, in merito al controllo della Corte dei conti sugli enti locali sulla regolarità della gestione finanziaria, degli atti di programmazione e dell’efficacia dei controlli interni di ciascun ente e in merito alle funzioni del responsabile del servizio finanziario dell’ente locale.
Motivando il parere la commissione evidenzia di considerare "apprezzabili, all’articolo 2, le misure tese a determinare una riduzione dei costi della politica nelle regioni, in ordine alle quali si ravvisa l’opportunità di un rafforzamento della leale collaborazione tra Stato e autonomie territoriali in merito al contenimento delle spese in analogia a quanto già attuato dal Parlamento" ma sottolinea che è "insufficiente l’impianto complessivo del provvedimento e di non piena compatibilità con le prescrizioni del Titolo V della Costituzione, con particolare riferimento alle previsioni di cui agli articoli 1 e 3".
Il parere inoltre riporta che si evidenziano "specifici profili di criticità in ordine ai contenuti dell’articolo 1 sui controlli di legittimità della Corte dei conti sugli atti regionali, ai fini della verifica del rispetto dei vincoli finanziari, nonché in relazione alla parificazione del rendiconto della regione, alla tipologia delle coperture finanziarie delle leggi di spesa, alla proposta di bilancio di previsione ed alla legittimità regolarità delle gestioni, in quanto comprimono eccessivamente la sfera di competenza propria delle autonomie regionali".