“Oggi tutta Milano prova una profonda tristezza ma ha anche la consapevolezza del genio artistico di Luca Ronconi che ci aiuterà a non dimenticarlo: i geni non muoiono mai”. Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, commentando ieri la morte del regista e direttore artistico del Piccolo Teatro morto domenica al Policlinico.
Pisapia ha ricordato l'amore profondo di Ronconi “per il teatro, per il linguaggio, per il rapporto con il pubblico”. Ha parlato del suo “genio artistico”, senza citare singoli lavori perché questo sarebbe stato troppo riduttivo. “Ha portato lo spettatore - secondo Pisapia - a mature riflessioni, forse proprio perché, come Ronconi raccontava spesso, aveva cominciato ad amare il teatro quando, accompagnato dalla madre, andò ad assistere ad uno spettacolo di Gilberto Govi, che lo portò a riflessioni profonde sul senso della vita e quindi anche della morte”.
“Milano - ha aggiunto - lo ha accolto e a Milano, dopo una carriera già illuminante, ha donato il suo prezioso contributo al patrimonio culturale e alla produzione teatrale, alla città, e si è propagato in tutto il mondo”. Pisapia ha ricordato quando in occasione degli 80 anni del regista nel 2013 gli consegnò il sigillo della città “come ringraziamento per tutto quello che ha saputo dare a noi, a Milano e a questo paese, dimostrando un amore puro per il palcoscenico e per ogni tipo di espressione artistica. Ronconi - ha concluso - ha creato spettacoli originali, sorprendenti, indimenticabili, con i quali ha saputo disvelare con tocco lirico e visionario il mistero della vita”.
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