Revisione del patto di stabilità, controllo della gestione degli appalti in Lombardia per impedire infiltrazioni mafiose e dialogo costante con i Comuni per non disperdere le infinite opportunità del dopo Expo. Queste le principali tematiche affrontate dal leader leghista Roberto Maroni, candidato presidente alle Regione Lombardia, nell'incontro tenutosi oggi a Milano con Anci Lombardia in occasione della presentazione delle proposte dell'Associazione ai candidati alle elezioni regionali.
"Bisogna ripartire dal dialogo e dal continuo confronto" ha spiegato Maroni, rispondendo ad Attilio Fontana, Presidente di Anci Lombardia, che chiedeva la salvaguardia delle piccole realtà lombarde. "Vorrei poter dare a tutti i Comuni lombardi maggiori responsabilità, ma anche maggiori risorse", ha detto ancora il leader leghista davanti al Comitato Esecutivo di Anci Lombardia, ribadendo i suoi obiettivi. Primo su tutti quello di mantenere in Regione fino al 75% delle tasse pagate dai cittadini lombardi ("oggi la quota è del 66%") per poter dare al territorio maggiore disponibilità economica: "Dovremo essere noi a proporre un modello virtuoso a Roma, insieme magari ad altre regioni come Piemonte, Veneto e Friuli Venezia Giulia", ha concluso Maroni che si è anche detto disponibile a creare un tavolo permanente con i Comuni per raccogliere proposte e idee legate all'utilizzo delle strutture di Expo, dopo il grande evento del 2015.
Anci Lombardia incontrerà anche gli altri due candidati alla presidenza della Regione Lombardia, Umberto Ambrosoli e Gabriele Albertini, il 20 febbraio.