“Se non vengono garantite le risorse necessarie a compensare l’ICI sulla prima casa e se non modificano sia le regole del patto di stabilità sia l’importo che i Comuni sono chiamati a dare alla finanza pubblica è impossibile per i comuni garantire servizi essenziali e fare investimenti . Lanciamo un appello ai parlamentari lombardi perché rispondano alle richieste che i Comuni della Lombardia e dell’intero Nord hanno più volte espresso, l’ultima volta a Milano lo scorso 20 novembre “
E’ un estremo appello che il presidente di ANCI Lombardia, il sindaco di Varese Attilio Fontana, indirizza ai parlamentari in vista della discussione sulla finanziaria ormai entrata nei giorni cruciali alla Camera.
“Non è più tempo delle promesse o dei temporeggiamenti. Se vogliamo che i Comuni possano davvero svolgere il ruolo di soggetti anticrisi, di sorreggere famiglie e persone in difficoltà, di pagare le piccole e medie imprese che hanno effettuato lavori bisogna riconoscere loro gli strumenti per farlo: la compensazione integrale dell’Ici e la modifica del patto di stabilità. Ci sono comuni che hanno sforato il patto di stabilità per fare investimenti necessari, per pagare le imprese dare loro una boccata d’ossigeno in una situazione di crisi. Chiediamo che per questi comuni non si applichino le sanzioni previste – continua Fontana – Nei giorni scorsi il presidente Chiamaparino ha lanciato un appello al Governo perché accolga le richieste dei Comuni. Abbiamo fatto la manifestazione a Milano dei sindaci del nord per far conoscere le nostre ragioni. Se la risposta è solo quella di anticipare una parte della “carta delle autonomie” che prevede la riduzione dei consiglieri comunali e degli assessori non è certo una risposta positiva. Si risparmierebbe molto di più se si tagliassero le spese della politica dei palazzi romani. Del tutto incettabile poi la ventilata proposta di scioglimento dei Consigli comunali che non hanno rispettato il patto di stabilità. Una vera provocazione”.
“I sindaci del Nord a Milano hanno detto che in presenza di risposte negative da parte di governo e parlamento si devono attuare forme di protesta molto forti che facciano conoscere a tutti le ragioni dei Comuni. Chiediamo al presidente Chiamparino di individuare insieme forme di protesta molto forti . Non escludo che si possa anche dire al Governo che in questa situazione non è possibile continuare e che come sindaci ci si possa dimettere come ultimo atto di protesta”.
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