I Comuni impegnati nella lotta all'evasione fiscale hanno ottenuto in tre anni 32,5 milioni di euro. Dal 2011 la legge garantisce infatti agli enti locali che collaborano con l'Agenzia delle Entrate, partecipando all'attività di accertamento, il 100% delle maggiori somme riscosse e questo incentivo è stato confermato anche per il triennio 2015-2017: negli anni è cresciuto sia il numero dei sindaci che ha approfittato di questa opportunità sia il gettito recuperato, ma si può fare ancora molto, molto di più. Soprattutto al Sud.
Anche per questo ad aprile partono attività di formazione gratuita per i Comuni della Calabria, Campania, Puglia e Sicilia nell'ambito del progetto ‘Semplifisco’, gestito da Anci e Ifel con il Dipartimento della Funzione Pubblica, con l'obiettivo di rafforzare il ruolo delle amministrazioni nelle attività di accertamento erariale e condividere soluzioni innovative per la fiscalità locale.
“Da qualche anno c'è la possibilità di fare segnalazioni qualificate all'Agenzia delle Entrate con un premio significativo: il 100% del riscosso che l'Agenzia delle Entrate riesce a ottenere viene trasferito ai Comuni - spiega in una intervista rilasciata ieri all'Adnkronos il segretario generale dell'Anci Veronica Nicotra -. Nel 2011 erano 350 i Comuni che hanno applicato questa facoltà, recuperando un'evasione di oltre 3 mln di euro. Nel 2012 il gettito recuperato è aumentato fino a 11,5 mln di euro con 450 Comuni coinvolti. Nel 2013, ultimo dato disponibile, i Comuni sono stati più di 500 con un gettito di 18 mln di euro”.
Dai dati contenuti nel provvedimento con cui, a ottobre?scorso, è stata disposta l'erogazione delle somme spettanti ai Comuni?che hanno partecipato alla guerra ai 'furbetti' si scopre che su?questo fronte sono impegnati soprattutto i centri dell'Emilia Romagna,?con 115 Comuni che totalizzano circa il 40% di tutto il gettito. Bene?anche la Toscana ed alcune grandi città, come Milano che ha recuperato?oltre 1,6 mln di euro, Torino con oltre 1,1 mln di euro, Genova con 1?mln.??
“Nel 2014 si assiste a una crescita dei Comuni meridionali?partecipanti, soprattutto in Sicilia - sottolinea Nicotra - Abbiamo?messo in campo l'iniziativa proprio per promuovere la partecipazione?dei Comuni all'accertamento fiscale e per divulgare le modalità?operative attraverso incontri territoriali nelle Regioni più in?sofferenza, come quelle meridionali”.
La formazione sarà svolta in collaborazione con l'Agenzia delle Entrate e la Guardia di finanza e, oltre ad incontri territoriali, sarà promossa una piattaforma e-learning.
Solo 500 Comuni italiani impegnati nell'attività di accertamento suglioltre 8mila sta a significare che la strada è ancora lunga: “Dal numero dei Comuni si capisce che c'è ancora amplissimo margine anche se andando a vedere il dato demografico, considerato che sono coinvolte quasi tutte le grandi città, è coperta la gran parte dei contribuenti - osserva il segretario generale dell'Anci – E’ un'attività che può essere ulteriormente ampliata: non rappresenta solo un modo per recuperare gettito per i Comuni, ma si stratta di un'attività di collaborazione istituzionale contro l'evasione che serve a tutto il Paese. I risultati ottenuti dall'avvio ad oggi sono stati positivi per tutti”.
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