IN ALLEGATO: l'ordine del giorno del Direttivo di ANCI Lombardia
Il Consiglio direttivo di ANCI Lombardia riunitosi a Milano ha votato un ordine del giorno sull’attuale situazione finanziaria dei Comuni e sull’attuazione del federalismo.
“Registriamo con favore le aperture da parte del Governo sul patto di stabilità, a proposito del quale da anni rivendichiamo il diritto dei Sindaci di utilizzare i fondi che hanno in cassa per gli investimenti sul territorio. Aspettiamo ora che alle aperture seguano i fatti”.
ANCI Lombardia ha ricordato la situazione critica della finanza locale e del comparto dei Comuni in seguito alla manovra 2011-2013, che pesa sui Comuni molto più che sugli altri comparti della pubblica amministrazione. Conseguenza di ciò, in Lombardia, è stata una drastica diminuzione (meno 20% secondo i dati Istat) degli investimenti sul territorio, investimenti che avrebbero anche avuto un positivo effetto anticiclico in un periodo di crisi.
“Occorre un nuovo patto di stabilità che metta al centro lo sviluppo economico e la coesione sociale – prosegue Fontana –. Chiediamo che i comuni virtuosi possano impiegare i loro avanzi di amministrazione per investire, chiediamo che si escludano dal patto le spese per l’edilizia scolastica e per le emergenze ambientali, chiediamo che l’eventuale surplus di risparmio raggiunto dai comuni possa restare nel comparto. Chiediamo che la Regione ripercorra la strada del patto di stabilità regionale, facendosi carico di parte degli obiettivi per consentire ai Comuni di poter spendere in investimenti”.
Nel corso del direttivo è anche stata illustrata l’ipotesi di misurazione della virtuosità amministrativa elaborata da ANCI Lombardia insieme a Regione e Finlombarda e che potrebbe essere utilizzata per calibrare gli obiettivi finanziari del comparto.
“Quella di trovare criteri misurabili di virtuosità amministrativa è una sfida che ci era stata lanciata lo scorso anno, quando ci si propose di trovare un’alternativa ai tagli lineari sul comparto comunale – spiega il Presidente di ANCI Lombardia -. Noi questa sfida l’abbiamo raccolta e abbiamo steso una serie di indicatori sulla flessibilità di bilancio, sullo stato dell’indebitamento dei Comuni, sulla loro capacità programmatoria, sull’autonomia finanziaria e la capacità di riscossione. Sono parametri che ora devono essere sperimentati in concreto, ma costituiscono una base su cui valutare l’operato dei Sindaci. Ci auguriamo che vengano presi in considerazione e che da essi nasca un nuovo modello di valutazione e di distribuzione delle risorse. Il prossimo passo è quello di individuare l’indice di qualità dei servizi erogati”.
Un ultimo commento Fontana lo riserva all’attuazione in corso del Federalismo, che il Presidente di ANCI Lombardia vorrebbe “fosse accelerata, per dare ai Comuni risorse certe e sufficienti a renderci autonomi dal punto di vista finanziario. Occorre anche insistere sul federalismo istituzionale, per definire con chiarezza le funzioni fondamentali dei Comuni e delle altre istituzioni, cosa che permetterà di risparmiarci inutili sovrapposizioni di compiti e fare chiarezza sul ruolo dei Comuni, anche dei più piccoli, per i quali ribadiamo la richiesta di una normativa semplificata che tenga conto della loro specificità”.