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Credito in cassa: cosa possono fare i Comuni

11 Ottobre 2013

In questa pagina, oltre ai documenti regionali, proponiamo una bozza di delibera di Giunta Comunale per l’adesione del Comune alla nuova misura

Lo scorso 22 luglio 2013 è stato sottoscritto il protocollo “Credito In-cassa” tra Regione Lombardia, Finlombarda S.p.A., ANCI Lombardia, UPL, ABI Lombardia, ASSIFACTOR, che ha l’obiettivo di facilitare e sbloccare i pagamenti verso le imprese lombarde da parte degli EELL lombardi.
Ricordiamo infatti che, nella procedura per l’attivazione del Patto Territoriale Incentivato del 2013, i Comuni lombardi hanno dichiarato residui passivi in conto capitale per circa 4 miliardi di Euro, causati in gran parte dalle regole del Patto di Stabilità Interno e dai crescenti tagli subiti dalla finanza locale.
Con il nuovo strumento finanziario “Credito In-cassa” le società di factoring mettono a disposizione un miliardo di Euro da destinare allo smobilizzo dei crediti verso gli Enti Locali lombardi, previa certificazione della certezza,  liquidità  ed esigibilità del credito  da parte di questi ultimi.
La Regione Lombardia con DGR X/386 del 12 luglio 2013 e con DGR X/572 del 2 agosto 2013 ha formalizzato e definito le modalità operative per la concreta attuazione dell’iniziativa, individuando in Finlombarda il soggetto attuatore e gestore dell’iniziativa.
Sul B.U.R.L., n. 32 dell’8 agosto 2013, è stato pubblicato l’Avviso pubblico agli Enti Locali” per la partecipazione all’iniziativa con il quale vengono indicate le modalità operative che il Comune deve seguire per poter partecipare.
In questa pagina, oltre ai documenti regionali, proponiamo una bozza di delibera di Giunta Comunale per l’adesione del Comune alla nuova misura.
L’iniziativa “Credito In-cassa” in sintesi prevede:
•per le imprese di cedere pro soluto i propri crediti, come sopra certificati, e maturati anche dopo il 31 dicembre 2012; il pagamento di interessi agevolati alle società di factoring, calcolati applicando un tasso Euribor a 6 mesi incrementato di uno spread su base annua non superiore a 325 bps, grazie al contributo abbattimento oneri  di Regione Lombardia ed alla garanzia di Finlombarda;
•per gli enti locali di posticipare, a partire dalla data di notifica della cessione del credito e senza alcun onere, i pagamenti entro il limite massimo di 8 (otto) mesi per i debiti di parte corrente e fino a 18 (diciotto) mesi, nel rispetto dei vincoli del Patto di Stabilità Interno e di finanza pubblica, per i debiti di conto capitale. In caso di mancato pagamento alla scadenza, l’ente locale può sottoscrivere un piano di rientro di ulteriori 2 (due) mesi per i debiti di parte corrente e di 6 (sei) mesi per i debiti di parte capitale, a un interesse di mora calcolato applicando un tasso finito del 5%, condizione questa inferiore al tasso di legge che avrebbe dovuto corrispondere per il mancato pagamento del debito. Alla scadenza di questo ulteriore periodo, qualora il debito non fosse stato ancora pagato, interverrebbe il Fondo di garanzia di Finlombarda S.p.A. (fino a un massimo complessivo di 50.000.000 di euro) che subentrerebbe nei crediti acquistati dalle società di factoring e concederebbe all’ente locale un ulteriore tempo non superiore a 2 (due) mesi per i debiti di parte corrente e a  12 (dodici) mesi per quelli di conto capitale ad un tasso finito del 5% , anche in questo caso inferiore al tasso di legge;
•le cessioni dovranno riguardare importi complessivi  non inferiori a 10.000,00 Euro e non superiori a 750.000,00 Euro (1.300.000 Euro per i capoluoghi di provincia). Tale limite superiore arriva a 950.000 Euro (1.500.000 per i capoluoghi di provincia) nel caso l’impresa assuma un impegno specifico a liquidare entro 30 giorni i propri sub-fornitori.
La durata dell’iniziativa è prevista fino al 31 luglio 2018 e comunque fino all’esaurimento delle risorse finanziarie disponibili (1 miliardo di Euro). I pagamenti considerati riguardano debiti già scaduti o che si perfezioneranno e che andranno a scadenza nell’arco temporale dell’iniziativa. E’ consigliabile per il Comune aderire rapidamente anche per rendere noto a fornitori e Società di factoring la partecipazione all’operazione.
La partecipazione dell’iniziativa comporta per il Comune l’impegno alla certificazione dei crediti e al rispetto dei termini e condizioni di pagamento nel caso in cui un’impresa creditrice aderisca e ceda i propri crediti nell’ambito dell’iniziativa “Credito In-cassa”.
La partecipazione all’iniziativa non incide sulle regole del Patto di Stabilità Interno e, quindi, nemmeno sui saldi obiettivo. L’effetto positivo della misura è nella tempistica dei pagamenti: ciò che rileva è l’anno di pagamento dovuto dal Comune e quindi il suo inserimento nel saldo obiettivo del PSI.
Il dilazionamento dei termini di pagamento oltre i 12 mesi deve essere al momento del pagamento sostenuto dal verificarsi di eventi sopravvenuti e non previsti rispetto alla normale programmazione finanziaria dell’Ente che hanno comportato l’impossibilità di procedere con l’ordinario pagamento della spesa.
La certificazione dei crediti certi, liquidi ed esigibili da parte del Comune deve avvenire sulla piattaforma per la certificazione dei crediti del MEF (http://certificazionecrediti.mef.gov.it).
Si consiglia di suggerire alle imprese di richiedere al MEF le credenziali di accesso per l’utilizzo della piattaforma.
Le imprese potranno aderire all’iniziativa in seguito ad uno specifico Avviso pubblico che sarà pubblicato sul B.U.R.L. non oltre il prossimo 23 settembre 2013.
Il Sindaco, o un assessore delegato indicato nella delibera di Giunta di adesione, sottoscrive contestualmente i seguenti documenti:
• Atto di partecipazione all’operazione Credito in Cassa e contestuale accettazione della proposta irrevocabile di contratto
• Proposta irrevocabile di contratto ai sensi dell’art. 1329 del C.C. per la realizzazione dell’operazione “Credito In-cassa”.
L’adesione del Comune all’iniziativa va comunicata a Finlombarda attraverso le modalità indicate al punto 8.2 dell’Avviso pubblico agli EELL.

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