Il Consiglio regionale, lo scorso 15 ottobre, ha approvato all'unanimità la legge di contrasto al gioco d’azzardo patologico.
Il provvedimento è formato da 13 articoli che non solo individuano le misure per prevenire e trattare il fenomeno del gioco d’azzardo patologico, ma indicano anche delle azioni che coinvolgono le Asl e il Terzo settore nel sostegno ai ludopatici e alle loro famiglie, con l’indicazione di inserire il contrasto al “Gap” (Gioco d’azzardo patologico) nel piano di azione regionale e nel monitoraggio degli osservatori lombardi.
“Anci Lombardia esprime soddisfazione per l’approvazione della legge, alla definizione della quale ha dato un importante contributo” ha evidenziato Attilio fontana, Presidente di Anci Lombardia. “Fin dagli incontri con i candidati alla presidenza della Regione Lombardia, infatti, abbiamo posto il tema del contrasto delle ludopatie tra le priorità da affrontare nella nuova legislatura e, in seguito, abbiamo presentato le nostre osservazioni al progetto di legge sia durante le audizioni in Commissione regionale sia attraverso i documenti approvati dal Consiglio direttivo e dal Comitato esecutivo, coinvolgendo tutti i Sindaci della regione” continua Fontana.
Per Roberto Scanagatti, Vicepresidente di Anci Lombardia, “l’attenzione dei Sindaci lombardi su questo tema resta costante e il nostro impegno andrà nella direzione della prevenzione dei fenomeni di dipendenza e del controllo del territorio. Per questo abbiamo organizzato per il prossimo 16 novembre a Monza un incontro aperto a tutti i Sindaci sul tema delle ludopatie, durante il quale illustreremo i contenuti del provvedimento regionale”.
Uno dei principi cardine della legge consiste nella possibilità di concedere agevolazioni fiscali ai fini Irap, con una riduzione dello 0,92% alle imprese che decidano di disinstallare le slot machine, mentre per chi le manterrà è previsto un aggravio della stessa percentuale.
La nuova legge vieta la pubblicità sui mezzi di trasporto pubblico, regolamenta gli accessi agli spazi destinati alle slot e vieta l’istallazione a meno di 500 metri da scuole, luoghi di culto, impianti sportivi, strutture residenziali o semiresidenziali di ambito socio-sanitario, centri giovanili e oratori, misure richieste anche dall’Anci Lombardia. Ai Comuni sono inoltre concessi i poteri per individuare altri luoghi sensibili e di prevedere forme premianti per i locali “no slot”.
Sul fronte dell’assistenza, i dipartimenti dipendenze e i servizi multidisciplinari accreditati dovranno garantire ai ludopatici e ai famigliari accoglienza, valutazione diagnostica, presa in carico e cura, reinserimento e coordinamento con le associazioni che si occupano di gap, altra misura sostenuta dall’Associazione dei Comuni.
I gestori dei locali in cui sono presenti slot dovranno frequentare corsi di formazione mirati (pena sanzioni fino a 5000 euro) e in caso di violazione delle norme potranno ricevere multe fino a 15000 euro.
Ogni anno la Regione stilerà infine un rapporto ad hoc sulla attività svolta, sui risultati ottenuti dalla legge e sulle criticità riscontrate.
Entro sessanta giorni dall’entrata in vigore della legge, inoltre, la Giunta predisporrà un apposito marchio “No slot”, rilasciato poi dai Comuni.
Il Consiglio regionale, infine, ha approvato due ordini del giorno per destinare eventuali maggiori entrate da Irap all’assistenza dei ludopatici e delle loro famiglie e per sostenere, anche con consulenze legali, i gestori dei locali che avessero difficoltà o minacce di sanzioni per la disinstallazione delle apparecchiature.
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