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Città Metropolitana - Fassino: ''Funzioni e risorse definite in modo adeguato nella Legge di stabilità''

13 Ottobre 2014

Il presidente dell’Anci al termine della riunione del Coordinamento dei Sindaci delle Città metropolitane: “Subito agenda di lavoro dell’Osservatorio previsto dalla legge Delrio, serve confronto costante sul percorso con Governo e Regioni”

Chiarezza e celerità nel riordino delle funzioni e nella quantificazione delle relative risorse, già a partire dalla Legge di stabilità. E’ quello che chiedono i sindaci delle Città metropolitane, che si sono riuniti oggi a Firenze nell’ambito del Coordinamento ANCI delle Città metropolitane, stilando un documento che verrà sottoposto nelle prossime ore al Governo e alle Regioni.
“Nelle settimane in cui i sindaci sono impegnati ad assolvere tutti gli adempimenti necessari per la messa a regime dei nuovi enti entro la fine di quest’anno – spiega il presidente dell’ANCI Piero Fassino al termine della riunione – chiediamo anche a chi di dovere di definire questioni fondamentali ancora non chiarite. A partire dalle Regioni, che devono decidere quali funzioni delegare alle Città metropolitane, in aggiunta a quelle fondamentali. Connessa a questa, c’è anche la questione delle risorse: è chiaro che – spiega Fassino – dato che la legge affida alle Città metropolitane poteri maggiori rispetto a quelli delle Province uscenti, le relative risorse per l’espletamento di quei poteri dovranno essere adeguate”. E queste risorse, sottolinea ancora il presidente dell’ANCI, “dovranno provenire da fonti di finanziamento direttamente assegnate ai Comuni, a partire da quelle sui fondi comunitari e su capitoli strategici dell’attività quotidiana delle amministrazioni, come ad esempio il trasporto pubblico locale”.
I sindaci chiedono inoltre che, “all’indomani dell’istituzione delle Città metropolitane, la legge preveda finalmente il definitivo superamento del Patto di stabilità interno, rivelatosi in questi anni un vincolo opprimente per le politiche di investimento degli enti locali, e quindi per il reale rilancio dell’economia. Infine – prosegue Fassino – chiediamo che alle Province uscenti vengano assicurate le risorse necessarie per erogare i propri servizi fino al loro ultimo giorni di attività. Sarebbe paradossale che alle Città metropolitane fossero ‘consegnati’ enti già in dissesto”.
Per questi motivi Fassino auspica che, anche tramite l’Osservatorio istituito dalla legge Delrio, “si dia vita ad un costante coordinamento interistituzionale sull’applicazione della riforma, con ANCI, il governo e la Conferenza delle Regioni, con un’agenda che consenta il continuo monitoraggio e la valutazione condivisa del percorso di istituzione dei nuovi Enti”.
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