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Assemblea regionale piccoli Comuni: il punto sulle gestioni associate

26 Novembre 2014

A RisorseComuni l'evento dedicato ai piccoli centri, alle gestioni associate e alle riforme che li hanno investiti

In occasione di RisorseComuni a Milano si è tenuta questa mattina la quinta Assemblea regionale dei Piccoli Comuni. La relazione introduttiva è stata presentata da Ivana Cavazzini, Presidente del Dipartimento Piccoli Comuni di Anci Lombardia, che ha evidenziato come "la situazione economica nazionale e internazionale non lascia grandi margini di manovra ma i comuni sono gli enti ultimi su cui tutte misure e manovre si abbattono, e rimangono il luogo di istanze dei cittadini e l'ente primo e ultimo nell'azione di presidio del territorio". In questo quadro si inserisce il percorso di riforma che sta interessando i piccoli comuni, portando gli enti a scontrarsi con "rigidità e vincoli insostenibili, soprattutto nel settore del personale e per quanto riguarda la redazione dei bilanci". A tal proposito Cavazzini ha evidenziato come "l'azione non indifferente di Anci ha permesso di raggiungere dei risultati ma, a volte, rimane ancora tortuoso il percorso per dar vita alle gestioni associate". Tra le richieste avanzate dai comuni la principale riguarda "una fiscalità autonoma, affinché i comuni siano titolari di tributi certi ed esclusivi. Basta fare i gabellieri per conto dello stato e in continua incertezza. Serve un tributo unico e certo". Per la Presidente del dipartimento Anci, ora "dobbiamo portare avanti le nostre richieste e in questo sarà necessario l'unità nell'Associazione e pertanto sono importanti le decisioni poste all'ordine del giorno dell'assemblea nazionale Anci che ha stabilito che negli organi associativi entrino a far parte rappresentanti dei piccoli comuni". Un particolare interesse ha suscitato il capitolo sulle gestioni associate e Cavazzini ha considerato come "l'unione di comuni si presenta come la forma più idonea per gestirle, ma serve una norma nazionale che renda rapido, efficiente ed efficace associarsi, prevedendo anche risorse e sgravi". Le gestioni associate, inoltre, "nel quadro tracciato da legge Delrio l'Associazionismo crea il contesto strategico, e i piccoli comuni devono partecipare con autorevolezza e protagonismo a questo nuovo disegno". Infine "i comuni devono vedersi riconosciuta una maggiore autonomia organizzativa. Per raggiungere tale o obiettivo dovremmo, assieme, affrontare, approfondire e mettere a sistema i temi che abbiamo trattato, con la piena consapevolezza di fare bene per il bene dei nostri cittadini e del nostro paese". Ha quindi preso la parola Daniele Nava, sottosegretario della regione Lombardia, che ha ricordato i diversi momenti di confronto con Anci, evidenziando come ora sarà "importante riuscire a incentivare il percorso delle unioni e a istituire un sistema di premialità per superare la difficoltà di gestire in forma associata le funzioni". Presente in sala anche Giulio Gallera, Presidente della Commissione per il riordino delle autonomie della Regione Lombardia, che ha innanzitutto considerato come il processo di riforma si sconta oggi con i "profondi tagli che arrivano dal governo con una legge che centralizza e che è in antitesi con il percorso attuato in questi anni. È pertanto necessario, sul piano politico, un ritorno a un'autonomia vera". Gallera ha inoltre ricordato come lo scorso anno la "Regione ha accompagnato il processo di avvio delle fusioni di comuni, che nel 2013 ha presentato 20 proposte". Roberto Scanagatti, presidente di Anci Lombardia, ha ricordato come "Anci si stia battendo da tanto tempo per essere un interlocutore credibile con le istituzioni, avanzando proposte concrete che non solo rivendicano ma che dimostrano la volontà di considerare le proposte di diversi soggetti, cercando mediazione che possa portare a risultati utili".
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