“Abbiamo chiesto al governo che le anticipazioni di cassa siano a carico del governo centrale. Ci sono state date rassicurazioni. Vedremo. Ma sull'Imu restano tante ‘questioni aperte’ anche sul pregresso. E tanti sindaci oggi hanno delle 'non risposte' che fanno sì che non si riescono a fare i bilanci di previsione”. Lo ha detto il presidente facente funzione dell'Anci, Alessandro Cattaneo, lasciando palazzo Chigi dopo l'incontro col governo sull'Imu di giovedì 16 maggio.
Cattaneo ha poi aggiunto: “E' paradossale che i Comuni oggi non riescono a fare i bilanci di previsione. Su cosa li facciamo? Non abbiamo contezza delle entrate, c'è la spada di Damocle dell'Imu sulla prima casa, c’è una revisione della fiscalità che si profila, non abbiamo risposte su questioni aperte da troppo tempo come quella dell'Imu sugli immobili comunali”.
Il 'reggente' dell’Anci ha ricordato che “c'è l'impegno che, dopo il consiglio dei ministri di domani sull’Imu, si apra una fase dove, all'interno delle riforme che avverranno sulla fiscalita' legate ai patrimoni locali, l’Anci venga coinvolta da subito”.
Il numero uno dell’associazione ha poi spiegato che, secondo quanto riferito dai membri del governo presenti all’incontro, entro “luglio dovrebbe essere approntata la riforma della fiscalita' locale e immobiliare”. Da questo punto di vista lo stesso Cattaneo ha apprezzato le parole del ministro Delrio che ha anticipato come “l’intento di Palazzo Chigi sarebbe quello di inserire l’Imu in un provvedimento complessivo sul federalismo fiscale”.
In ogni caso, per il presidente dell’Anci, il percorso di revisione della fiscalità locale, appare “complicato ed ambizioso: per questo ben vengano le garanzie che l’associazione venga coinvolta in questo percorso”, ha concluso.
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