“Anci Lombardia ribadisce la propria posizione nei confronti del progetto di legge in discussione in Consiglio regionale ribadendo le diverse perplessità, come abbiamo già avuto modo di dire in Commissione e anche alla Giunta regionale e come testimoniato dalle proposte emendative trasmesse alla giunta e a tutti i gruppi consiliari”. Lo dichiara il sindaco di Monza e presidente di Anci Lombardia, Roberto Scanagatti, dopo che a più riprese si sono registrate interpretazioni circa un assenso di Anci alla proposta della giunta e della maggioranza in discussione in Consiglio regionale.
“Nel testo attuale c'è il forte rischio – continua il Presidente - che venga lesa l’autonomia degli enti locali, che per altro si troverebbero in grande affanno, soprattutto a causa della norma transitoria che prevede una sorta di "prenotazione" degli interventi e che crediamo debba essere soppressa, e per il fatto che molti strumenti urbanistici già adottati con dispendio di energie e risorse da parte degli enti locali rischiano di essere superati”.
“Il contrasto al consumo di suolo i comuni lo stanno già facendo, almeno gli amministratori eletti recentemente, perché il territorio a disposizione è ormai ridotto al lumicino e perché il mercato non consente nuovi sviluppi. Bisogna invece intervenire più decisamente nel recupero sostenibile dal punto di vista ambientale ed energetico del patrimonio edilizio esistente e delle aree dismesse, dando incentivi agli enti locali e ai costruttori affinché si orientino in questo ambito. Su questo sono d’accordo anche i costruttori di Ance ma nella legge in discussione al riguardo c’è poco o nulla o tutto viene scaricato sui bilanci dei comuni. Ribadiamo che lo strumento migliore per raggiungere l’obiettivo non è una nuova legge ma una revisione dell'attuale legge regionale urbanistica, la legge 12/05” ha concluso il Sindaco di Monza.