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SCUOLA

Dimensionamento scolastico, terza tappa del tour di ANCI Lombardia

27 Settembre 2019

Incontro con i Comuni della provincia di Brescia

TEMI: SCUOLA

In Lombardia molti Comuni si trovano in area montana o in zone disagiate. Per questo motivo, nel 2016, ANCI Lombardia ha sottoscritto un’intesa con l’Ufficio Scolastico Regionale per concedere deroghe agli organici del personale scolastico, garantendo il funzionamento delle classi anche dove i numeri degli iscritti non l’avrebbero permesso.
 
Ma ora, a causa del tasso di denatalità, che in alcuni territori ha raggiunto livelli preoccupanti, l’Ufficio Scolastico ha deciso di non concedere più deroghe.
 
L’aveva comunicato un dirigente dell’USR nel convegno tenuto in Regione lo scorso 9 luglio e si è reso quindi indispensabile un confronto con i territori, perché la competenza sul dimensionamento scolastico è in capo agli enti locali.
 
Dal confronto con gli Amministratori locali sta uscendo una fotografia di realtà molto problematiche, dove non è facile individuare la soluzione in poco tempo, ma dove bisogna riflettere insieme e condividere le proposte, per “governare i tagli e non subirli”
 
Decisioni non semplici da assumere, quando la prospettiva è la chiusura di plessi scolastici che sono l’unico riferimento per bambini e adulti, sia per le opportunità educative e formative sia come luoghi di aggregazione. Programmazione praticamente impossibile, quando le famiglie iscrivono i loro figli non nella scuola del proprio Comune ma in quella dove vivono i nonni, o dove i genitori vanno a lavorare, o in istituti che garantiscono particolari offerte formative. Frazioni di Comuni che rischiano di rimanere senza scuola, perché il numero di bambini nati in un anno è talmente ridotto (a volte poche unità), che la classe non viene assegnata. Tasso di denatalità che, nel giro di pochi anni, ha dimezzato il numero dei nati. Trasporti che non è possibile organizzare. Edifici scolastici che potrebbero essere riconvertiti in altre strutture con altri servizi, perché nel frattempo cambiano le esigenze e le condizioni.
 
Di questo e di molto altro si è discusso nell’incontro tenuto nella Sala Civica del comune di Caino, in provincia di Brescia, terza tappa del tour che ANCI Lombardia sta realizzando nei territori che presentano maggiori criticità dal punto di vista del trend demografico e che ora devono affrontare la fase di “razionalizzazione” delle scuole, sapendo che l’Ufficio Scolastico Regionale non rinnoverà più l’intesa del 2016 ed entro il 31 ottobre 2019 bisogna presentare in Regione le proposte per il Piano regionale della rete territoriale, in vista delle iscrizioni relative all’anno scolastico 2020/21, che di solito si aprono a gennaio.
 
Nell’incontro del 26 settembre ha aperto i lavori Giovanna Benini, Vicesindaco del Comune di Caino e componente del Dipartimento Istruzione di ANCI Lombardia, che ha ben presente le problematiche del dimensionamento nella nostra regione avendole seguite da anni, all’interno dell’Associazione dei Comuni. Benini ha presentato gli Amministratori locali partecipanti all’incontro, compreso il Sindaco di Caino, che ha gentilmente concesso l’ospitalità.
 
Ha quindi ceduto la parola a Pierfranco Maffè, Presidente del Dipartimento Istruzione, che è intervenuto in merito alle possibili iniziative che i Comuni possono assumere in questa fase delicata. “Con questo trend demografico – ha dichiarato Maffè – i tagli saranno inevitabili, ma è meglio governare la situazione che subirla. Se i Comuni, che ben conoscono le esigenze dei loro concittadini, si confrontano e valutano soluzioni condivise, si riuscirà a soddisfare la domanda dell’utenza, magari migliorando la qualità dell’offerta formativa, o estendendo i servizi ai minori anche utilizzando le risorse del sistema educativo 0-6 anni”.
 
I Comuni presenti hanno quindi dato vita ad un dibattito, al quale ha partecipato anche la Coordinatrice del Dipartimento Vismara. Tutti hanno concordato sulla necessità di approfondire i numerosi aspetti critici evidenziati nell’incontro, prima di sottoporre una proposta alla Provincia di Brescia (che deve esprimere il parere), in vista della predisposizione del Piano regionale della rete scolastica 2020/21, che sarà approvato a dicembre.
 
In chiusura Giovanna Benini si è impegnata a coinvolgere l’Associazione dei Comuni bresciani e ad organizzare a breve un altro incontro.
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