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WELFARE

Vaccini, Anci: “Situazione sotto controllo ma serve chiarezza per il futuro”

13 Marzo 2019

Superata in molte regioni la soglia del 95% delle coperture vaccinali che garantisce l'immunità di gregge

“A livello nazionale abbiamo una situazione generale e variegata di innalzamento delle coperture che porta in moltissime Regioni ad aver superato l’effetto “immunità di gregge” (oltre il 95%) che come sappiamo garantisce anche chi non è vaccinato e questo era l’obiettivo della legge. Quindi potremmo dire che il risultato è raggiunto”.

Lo ha dichiarato ai microfoni di Sky Tg24 Cristina Giachi, vicesindaca di Firenze e presidente della Commissione Istruzione Anci in merito all’obbligo, a partire da lunedì 11 marzo, di presentare nelle scuole la certificazione originale delle vaccinazioni, pena le sanzioni previste dalla legge Lorenzin che possono arrivare fino alla esclusione dalla scuola dell’infanzia e dai nidi.

Nelle altre scuole – elementari e medie – è prevista solo una sanzione pecuniaria e gli alunni potranno ugualmente entrare.

“Chiaro – prosegue Giachi – che l’innalzamento riguarda principalmente le Regioni più attrezzate, cioè quelle dove c’è un’anagrafe vaccinale che ha consentito come in Toscana, Emilia-Romagna e Lombardia di agevolare le famiglie nelle procedure di disbrigo delle pratiche di documentazione delle vaccinazioni”.

“I casi rimasti irregolari – segnala la vicesindaca di Firenze – sono pochissimi e certo non aiuta la diffusione di opinioni per così dire anomale, come ad esempio che ci sia un decreto che possa annullare la legge che prevede l’obbligo, così come il futuro “obbligo flessibile”.

“Al momento – precisa la presidente della Commissione Istruzione Anci – non ci sono grossi fattori di preoccupazione se non quello che alla fine ricadrà sui Comuni, vale a dire l’adempimento formale delle pratiche, soprattutto per quanto riguarda gli asili nido che insieme alle scuole dell’infanzia sono i servizi dove il non avere la copertura vaccinale significa doversi allontanare dal servizio”.

Una situazione che avrà secondo Giachi un forte impatto sulla cittadinanza laddove è l’amministrazione comunale che dovrà allontanare i bambini da scuola. “Questo l’abbiamo fatto presente e devo dire che con un po’ di organizzazione e molta cura per le persone si è riusciti in tantissimi Comuni a gestire questa fase delicata senza grossi intoppi”.

Infine, sulla prospettiva di una legge che introduce il cosiddetto “obbligo flessibile”, Cristina Giachi ha dei dubbi: “È un adempimento obbligatorio tranne le eccezioni già previste dall’attuale legge in cui sia possibile adempiere oppure l’obbligo è lasciato alla libera iniziativa dei cittadini? Di per sé è un non senso o un modo per accontentare tutti ma quando si andrà a disciplinare più dettagliatamente si vedrà che in realtà non è praticabile”.

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