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SOSTENIBILITA'

La sostenibilità per una crescita responsabile, Brivio: “Comuni coinvolti in tutte le azioni dell’Agenda 2030”

6 Febbraio 2019

Presentato il Rapporto Lombardia 2018 a cura di Polis

Qual è lo stato dell’arte in Lombardia dell’Agenda 2030? A che punto è l’attuazione dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile proposti dall’Onu? A queste domande hanno risposto oggi i partecipanti al convegno che si è tenuto in Regione Lombardia in occasione della presentazione del Rapporto Lombardia 2018 sullo sviluppo sostenibile a cura di polis Lombardia.

Dagli indicatori relativi a diciassette obiettivi dell'Agenda Onu (sconfiggere la povertà e la fame,  buona salute, istruzione di qualità, parità di genere, acqua pulita e servizi igienico-sanitari, energia rinnovabile e accessibile, buona occupazione e crescita economica, innovazione e infrastrutture, ridurre le diseguaglianze, città e comunità sostenibili, utilizzo responsabile delle risorse, lotta contro il cambiamento climatico, utilizzo sostenibile dell’ecosistema terrestre, pace e giustizia, partenariato globale), dal Rapporto 2018 per la Lombardia emergono dati positivi, rispetto alla media nazionale, per quanto riguarda la salute e il benessere, la qualità dell'educazione, l'eguaglianza di genere, l’industria, l’innovazione e le infrastrutture. 

A questo proposito si è detto molto soddisfatto il Presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana che ha messo in evidenza gli ottimi risultati raggiunti anche nell’innovazione della produttività e in “ambiti – ha specificato Fontana - che possono creare nuovi posti di lavoro. Abbiamo invece ancora strada da fare - ha commentato - sulla lotta alla povertà”.

Se a livello regionale la Lombardia sta portando avanti un Piano Regionale di Sviluppo (PRS) strettamente legato alla realizzazione dei 17 obiettivi dell’Agenda sottoscritta dai Paesi nel 2015 “con il coinvolgimento di tutti gli stakeholder sul territorio per un piano di sviluppo assolutamente in equilibrio tra sostenibilità e competitività” ha specificato Armando De Crinito, direttore scientifico di Polis Lombardia che ha curato il Rapporto, a livello centrale è il Ministero dell’Ambiente a indicare la Strategia Nazionale di Sviluppo Sostenibile. Linee strategiche approvate dal CIPE nel 2017 a seguito di un intenso lavoro tecnico e di un ampio processo di consultazione con le amministrazioni centrali, le Regioni, la società civile, il mondo della ricerca e della conoscenza, come ha spiegato Paolina Pepe della Divisione 1 – Interventi per lo sviluppo sostenibile, danno ambientale ed aspetti legali e gestionali del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, che ha sottolineato la grande attenzione alle specificità regionali per meglio lavorare a livello locale. Il Ministero ad oggi ha avviato accordi con 19 regioni e istituito un tavolo di confronto con l’obiettivo di allineare le linee di intervento regionali con quelle nazionali. 

Autonomia, innovazione digitale, economia a basso consumo di carbonio, miglioramento della qualità dell’aria, cambiamenti climatici e riduzione del consumo di suolo sono le priorità su cui sta lavorando Regione Lombardia attraverso il suo piano di sviluppo regionale: “Al centro – ha spiegato Mario Nova, Direttore Generale Ambiente e Clima di Regione Lombardia – c’è la realizzazione di una economia circolare e transizione energetica. Obiettivo primario è quindi consolidate indicatori omogenei al fine di proporre ai territori linee precise ed omogenee”. 

Il Presidente di Anci Lombardia Virginio Brivio è intervenuto nel corso della tavola rotonda durante la quale sono stati affrontati alcuni dei temi principali dell’Agenda 2030. Città e comunità sostenibili al centro del contributo del Presidente dell’Associazione dei Comuni Lombardi: “L’azione dei Comuni – ha spiegato Brivio – interessa trasversalmente quasi tutti gli obiettivi dell’Agenda 2030, ecco perché il primo elemento da tenere presente nella realizzazione di tali obiettivi è certamente la diversità dei territori che compone la nostra regione, territori con problematiche diverse. Il 69% dei nostri Comuni – ha ricordato - sono piccoli Comuni che hanno evidentemente obiettivi diversi dalle grandi città. Anci Lombardia, che rappresenta oltre il 90% dei Comuni lombardi, sta compiendo lo sforzo di accompagnare e sostenere gli amministratori nel raggiungimento degli obiettivi strategici tra i quali vi è anche la sfida della sostenibilità. Esempi significativi dell’impegno delle città lombarde in tema di sviluppo responsabile, sono la rigenerazione urbana, il rinnovamento del patrimonio edilizio con grande attenzione per la risistemazione, il trattamento e la raccolta dei rifiuti, l’illuminazione pubblica con l’utilizzo e riconversione in led. Le sfide per i Comuni lombardi in tema di sostenibilità sono invece rappresentate dalla gestione idrica con l’impellente necessità di ammodernare i sistemi di distribuzione dell’acqua potabile e di depurazione delle acque reflue; dal trasporto pubblico locale e dalla mobilità dove vi sono grandi margini per innovare ma dove ci si scontra con la struttura fisica delle città preesistenti e con una governance non più gestita direttamente dalle città che limita la capacità d’azione dei Comuni”. “Su questi temi – ha concluso Brivio – abbiamo la necessità di porre in essere collaborazioni virtuose tra i Comuni e di coinvolgere anche le società pubbliche che, sono certo, possono portare un contributo importante sui temi della sostenibilità”. 

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