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FONDI EUROPEI

Fondi europei, Anci: Più risorse a città e aree interne e maggiore flessibilità nella prossima programmazione Ue

22 Febbraio 2019

Previsti importanti investimenti nell’efficienza delle pubbliche amministrazioni locali e nella loro capacità di gestire i fondi europei

L’introduzione di una riserva del 5% per le aree interne stanziando per la prima volta 1,5 miliardi ai piccoli Comuni ed alle zone con difficoltà di accesso ai servizi di base; quasi 3 miliardi per le aree urbane piccole-medie e le grandi aree metropolitane; e soprattutto una maggiore flessibilità per gli enti locali, grazie allo scorporo del cofinanziamento per i progetti e gli investimenti strategici dal Patto di stabilità. Sono queste le principali novità sul prossimo ciclo di programmazione dei finanziamenti dei FESR, Fondi strutturali che stanno emergendo a Bruxelles sulle modifiche al Regolamento 2021-2027 approvato a larga maggioranza in Commissione Sviluppo regionale lo scorso 14 febbraio e ora in attesa del voto finale in assemblea plenaria previsto per marzo. 

Grazie all’importante lavoro svolto dalla delegazione italiana a Bruxelles, il prossimo ciclo di programmazione è destinato ad aprire una nuova stagione di politiche espansive sul territorio. In particolare, sono previsti importanti investimenti nell’efficienza delle pubbliche amministrazioni locali e nella loro capacità di gestire i fondi europei, per migliorare i servizi alla cittadinanza e al territorio.

“Non c’è città in Italia oggi che non stia realizzando infrastrutture importanti con i fondi con l’Unione europea - presidente del Consiglio nazionale Anci Enzo Bianco. “Siamo riusciti ad incrementare ulteriormente la dotazione budgetaria della politica di coesione portandola a 378 miliardi rispetto ai 330 proposti inizialmente dalla Commissione. Le nostre città potranno essere più competitive, in modo particolare quelle delle aree più depresse: è un grande risultato”.

 

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