Anci Lombardia



Notizie Circolari Multimedia Dipartimenti AGENDA BILANCIO SOCIALE

Chi Siamo Organi Come associarsi Contatti Newsletter Lavora con noi Amministrazione trasparente

Accedi
NOTIZIE

WELFARE

Disabilità mentale e inserimento lavorativo, Anci Lombardia: "Puntare a progetti sovracomunali per migliorare presidio territoriale"

25 Gennaio 2019

Confronto tra Anci Lombardia, Regione e Comune di Milano

Il lavoro è un diritto sancito dalla Costituzione e per le persone con disabilità, comprese quelle con un disturbo mentale, è reso possibile da precise norme legislative. Oggi all’Acquario Civico di Milano Anci Lombardia, Comune, Regione e associazioni del settore si sono confrontate sull’importante tema dell’inserimento lavorativo di persone con disabilità mentale. 

“Il tema dell’inserimento lavorativo di persone con disturbo mentale – ha dichiarato Graziano Pirotta, Presidente del dipartimento Welfare di Anci Lombardia – è una questione su cui stiamo lavorando in primo luogo sollecitando i Comuni a ragionare in ambiti territoriali sovracomunali al fine di migliorare il presidio territoriale, per una partecipazione più ampia ai tavoli tematici istituzionali, ma anche per riuscire a destinare maggiori risorse. Stiamo inoltre prendendo contatto con le principali realtà del terzo settore per aiutare gli enti a gestire al meglio passaggi formali”. Il Presidente del Dipartimento Welfare si è inoltre soffermato sullo stato di avanzamento della rete sociosanitaria territoriale sottolineando l’impegno di Anci a sensibilizzare i Comuni perché mettano a disposizione propri spazi specie per progetti di grande valenza, anche sovracomunale. Per quanto riguarda le risorse, Pirotta ha ricordato il fondo per la gestione della povertà che servirà “al potenziamento del personale nei Comuni come gli assistenti sociali la cui collaborazione con i medici di medicina generale è di fondamentale importanza per il presidio del territorio. Entro il 31 gennaio – ha concluso – gli enti dovranno strutturare il piano povertà locale, una straordinaria opportunità per utilizzare queste risorse anche per l’inserimento lavorativo di persone con disabilità mentale”. 

Sull’importanza del lavoro come strumento di inclusione sociale si è soffermato Valerio Canzian, Direttore di Urasam Lombardia, ente organizzatore del convegno. “Il lavoro delle persone con disabilità, anche mentale, è una risorsa importante – ha detto - stiamo facendo passi avanti con l’introduzione del tutor sociale nelle aziende, ma è una figura che va incentivata”.

Donatella Gherardi ha parlato dell’impegno del Comune di Milano attraverso l’attivazione di un tavolo permanente e di tavoli tematici. “A Milano – ha spiegato - abbiamo maturato e attivato diverse esperienze e modalità di inserimento lavorativo che vanno messe a sistema. Le istituzioni dovrebbero però investire risorse da gestire in co-progettazione con il terzo settore e rivedere l’approccio con il mondo aziendale”. Nel 2018 il Comune di Milano ha attivato 117 tirocini di persone in carico ai servizi, numero in aumento rispetto all’anno precedente. 

E’ intervenuta al convegno anche Raffaella Restelli della Direzione Economia Urbana e Lavoro di Citta Metropolitana di Milano che ha parlato dell’introduzione nelle aziende della figura del disability manager che ha il compito di seguire nel tempo i lavoratori inseriti. 

L’esperienza del privato sociale è stata evidenziata da Thomas Emmenegger, Caposervizio dell’Organizzazzione Sociopsichiatrica Cantonale di Bellinzona e Presidente di Olinda Onlus. Emmenegger ha approfondito il tema dell’impresa e cooperazione sociale come strumento di inclusione sociale. In tema di occupazione stabile di persone con disabilità mentale ha spiegato che “più lungo è il percorso di inserimento lavorativo e di tutoring più si alza la possibilità di trasformare quel rapporto di lavoro in un’occupazione stabile. È necessario però un cambio di prospettiva per passare dal lavoro protetto in ambito competitivo al lavoro competitivo in un contesto di supporto. A questo scopo è utile perseguire delle strategie condivise dalle istituzioni”. 

Regione Lombardia è intervenuta attraverso le parole di Federico Durbano, Direttore dell’unità operativa di Pschiatria dell’ASST Melegnano-Martesana che ha messo in evidenza alcune criticità nel processo di inserimento lavorativo di persone con disabilità mentali. A partire dall’intercettazione delle fragilità sul territorio e dalla necessita di fare rete con gli enti pubblici sul territorio: “C’è la necessità di collaborare e di utilizzare in maniera coordinata le risorse attraverso una rete sul territorio e una centrale operativa unica”. Il direttore generale Istruzione e formazione lavoro di Regione Lombardia Angela Paola Antonicelli ha invece fatto il punto sui principali strumenti regionali di inserimento lavorativo per le disabilità: dote lavoro disabilità e dote imprese, con un investimento di circa 40 milioni annui.

ANCI Lombardia © 2024  |  C. fiscale 80160390151  P. Iva 04875270961