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Pari opportunità

Atlante Buone Pratiche: oltre 70% dei progetti Comuni riguardano contrasto della violenza di genere

11 Novembre 2019

Documento e analisi disponibili online

Azioni di contrasto alla violenza contro le donne (72,1%), interventi e misure a sostegno della conciliazione dei tempi di vita e lavoro (41%), e progetti che puntano alla valorizzazione del ruolo delle donne nella società (27,8%). Sono i principali dati e ambiti di intervento a livello comunale che emergono dall’Atlante delle buone pratiche per la parità di genere che ha preso in esame progetti che possono appartenere a uno o più ambiti di intervento. La ricerca è stata presentata a Bologna in occasione della terza edizione degli Stati generali delle Amministratrici, e diffusa insieme all’Analisi Anci sulla rappresentanza di genere nei Comuni italiani 2019, che conferma che in 30 anni il numero di donne sindaco è cresciuto di più di sette volte: dai 145 Comuni amministrati nel 1986 ai 1065 alla fine del 2018.

L’Atlante sulle buone pratiche analizza le esperienze dei Comuni impegnati nel contrasto alle discriminazioni di genere e nella promozione di una cultura della solidarietà e sostegno alle donne. Da Nord a Sud, tante le iniziative e le azioni realizzate. A Pisa è nato un Consiglio cittadino per le pari opportunità, un organo consultivo del Consiglio comunale e della Giunta che riunisce i principali attori locali, mentre l’Unione della Romagna Faentina ha istituito un Tavolo dei gestori per la co-progettazione di azioni con i diversi soggetti che operano in ambito sociale. A Borgosatollo (Brescia), invece, si guarda al Bilancio di genere: documento con cui si analizza e valuta, in ottica di genere, le scelte politiche e gli impegni economico-finanziari dell’amministrazione.

Esperienze queste che vedono non solo la nascita di organismi ad hoc ma anche progetti per garantire l’occupazione femminile e la conciliazione dei tempi di vita e lavoro. E’ il caso del Distretto della felicità, nato a San Mauro Pascoli (Forlì – Cesena), nel principale distretto calzaturiero dell’Emilia Romagna ed eccellenza italiana nel mondo. Obiettivo è quello di invertire la tendenza che vede donne e nuove generazioni allontanarsi dal settore delle calzature attraverso la riorganizzazione dell’orario di lavoro e la nascita di una serie di servizi a sostegno delle famiglie. A Pordenone invece le donne sono protagoniste dell’innovazione locale con il progetto “Gener-Azione”. Una iniziativa attraverso cui si è voluto offrire loro un’opportunità per dialogare con il tessuto produttivo e con il mondo della formazione e dell’istruzione superiore per superare gli stereotipi di genere in ambito tecnico, scientifico e sociale.

Dalla lettura delle buone pratiche emerge anche una particolare attenzione ai giovani attraverso iniziative di sensibilizzazione. Come nel caso di Bari dove è nato il progetto “Bari – Leggere differenze”, una biblioteca di pubblica lettura strettamente connessa con il sistema dei servizi di welfare comunali che ospita uno scaffale dedicato proprio alle “Pari opportunità e differenza di genere”. Nonostante le tante difficoltà, soprattutto di carattere finanziario, l’indagine conferma l’impegno dei Comuni italiani nella realizzazione di azioni di contrasto alla violenza di genere e per la promozione di una cultura della solidarietà e delle pari opportunità.

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