#AnciLomnardia2019
di Andrea Montanari Mauro
Guerra, sindaco del Pd di Tremezzina, nel comasco, è da ieri presidente di Anci Lombardia, l’associazione regionale dei Comuni. Succede a Virginio Brivio, sindaco di Lecco, che ha ringraziato tutti gli amministratori lombardi per il lavoro svolto.
Presidente Guerra, il governatore Attilio Fontana sostiene che oggi chi vuole fare il sindaco è un po’ eroe e un po’ matto. È d’accordo?
«Vorrei che non fosse così, ma sì. Nel senso che il carico di responsabilità che oggi ricade sulle spalle di un sindaco rispetto ai limiti che incontra nella sua azione è stridente».
Tra le sue priorità ha citato l’autonomia. Perché?
«Un’autonomia in senso vasto. Quindi non solo dalla burocrazia, ma anche finanziaria. Penso che sia l’occasione per riorganizzare tutto il sistema della pubblica amministrazione».
Non solo per le regioni, dunque.
«Noi chiediamo che sia rispettato il ruolo centrale delle Regioni. Ma negli anni della crisi i Comuni hanno pagato un prezzo sproporzionato per mantenere il risanamento della finanza pubblica».
Quindi?
«Abbiamo bisogno di ridare autonomia ai Comuni per predisporre le proprie entrate, ma sempre nel rispetto dei limiti del pareggio dei bilanci».
Vista l’incertezza del governo sulla futura legge di bilancio, non teme l’arrivo di una nuova stangata sui Comuni?
«Bisogna vigilare. Spero che non sia così, ma credo che non ci saranno nuovi tagli».
Per la prima volta l’Anci non è guidata da un sindaco di un capoluogo. Cosa significa?
«La lombardia è composta da 1.570 Comuni e la maggior parte sono sotto i cinquemila abitanti. Questa biodiversità comunale può diventare un laboratorio per una riorganizzazione del sistema che consenta ai piccoli Comuni di avere servizi adeguati su tutto il territorio».
In che senso?
«Dobbiamo riuscire a far funzionare un piccolo comune con la città metropolitana di Milano. E l’autonomia differenziata può essere l’occasione per raggiungere questo risultato».
Lei guida un Comune che è nato da una fusione.
«Sì, Tremezzina è bellissima, un’isola nel laqgo di Como nata dalla fusione di quattro Comuni nel 2014».
È stato sostenuto da una lista civica, ma è del Pd. Sarà intransigente anche se il suo partito fa parte del governo?
«Non rinnego la mia storia nel Pd. Credo che l’autonomia sia un bene indispensabile e per sua natura l’Anci è una istituzione plurale. Nel 2011 rappresentavo i piccoli Comuni quando l’allora presidente Attilio Fontana guidò una manifestazione contro il governo di centrodestra. Non avrei alcuna difficoltà a fare altrettanto, se fosse necessario, contro la mia parte politica».
Repubblica, 13 ottobre 2019
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