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Programmazione sociale a livello locale: la chiave è l'integrazione

1 Febbraio 2018

Il punto su linee di indirizzo e criticità, con domande e osservazioni dei Comuni.

Si è svolto questa mattina, presso la sede di Anci Lombardia in via Rovello 2 a Milano, un incontro dedicato alle linee di indirizzo per la programmazione sociale a livello locale. Per il presidente Dipartimento Welfare Anci Lombardia, Graziano Pirotta, è stata l'occasione per ripercorrere quanto è stato fatto sinora sul tema, dallo scorso 20 dicembre. "Dopo l'elaborazione delle linee guida, discusse anche in una serie di incontri con Regione Lombardia, proponiamo momenti di approfondimento di carattere politico e tecnico, in cui raccogliere le criticità e le domande degli attori coinvolti".
Fondamentale, per Pirotta, è garantire a tutti gli Amministratori locali i supporti necessari all'interpretazione e lettura delle linee guida, nonchè all'individuazione delle modalità operative per la stesura dei nuovi Piani di Zona e del percorso di revisione territoriale.


"Gli Uffici di piano e i Comuni sono il primo punto di contatto con il cittadino, in cui attivare una efficace promozione di innovazione di servizi per una corrretta gestione associata di tutte le funzioni sociali e socio sanitarie", ha commentato Paolo Favini, direttore generale Direzione Reddito e Autonomia e Inclusione Sociale di Regione Lombardia. Che ha auspicato una più costante programmazione delle attività del welfare e del terzo settore, grazie a una sempre maggiore integrazione delle politiche sociali locali con il livello regionale e nazionale: "Dobbiamo sforzarci di integrare sempre di più le iniziative del territorio (reddito autonomia, nidi gratis, ecc..) con un livello più alto". (VV)

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