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Autonomia regionale: Maroni spiega l'accordo col Governo, Brivio prima valutazione "positiva"

14 Febbraio 2018

Confronto nella Casa dei Comuni tra Regione, Anci Lombardia e UPL - Video online

"Anci Lombardia e Upl hanno voluto condividere una restituzione da parte di Regione Lombardia in merito alla trattativa con il Governo sull'autonomia. Abbiamo una prima bozza del documento licenziato del Governo, dal quale sembra che tutti i temi evocati da Regione durante gli incontri siano stati trattati. Come Anci Lombardia e Upl ci impegniamo nel breve periodo a dare una parere in merito". Con queste parole Virginio Brivio, Presidente di Anci Lombardia, ha aperto il confronto con il Presidente di Regione Lombardia, Roberto Maroni, che si è tenuto questo pomeriggio nella Casa dei Comuni.
Per Brivio è importante che, grazie a questa occasione, "la Regione ha condiviso il principio per cui il cardine della riforma deve essere la sua possibilità di giocare un ruolo importante" nel nuovo quadro che si verrà a creare.

Ha quindi preso la parola Roberto Maroni, entrando nel merito della bozza di accordo presentata dal Governo, che tratta le prime cinque materie su cui la Regione chiede più autonomia: sanità, ambiente, lavoro, istruzione e rapporti con l'Ue. La conclusione di questa partita "sarà completata dal nuovo governatore e dal nuovo governo", ma è importante la "sottoscrizione dell'accordo perché segna l'inizio di un percorso" e "farà da modello" per le future mosse, ha sottolineato il Presidente della Regione.
Tra i temi non inseriti in questa prima bozza riserva importanza quello del "coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario, perchè riguarda da vicino i rapporti tra Stato ed Enti locali" e "apre spazi importanti in merito alla partecipazione al gettito dei tributi erariali".
La bozza di accordo con il Governo è formata da sei articoli, sui quali Maroni chiede "il parere di Anci Lombardia", perchè lo ritiene "importante e, se favorevole, andremo avanti", contando sul fatto che "l'intesa con il Sottosegretario Bressa è quella di firmare un pre-accordo entro la fine del mese di febbraio".
Un'importante novità introdotta nel documento è quella "della commissione paritaria, sul modello delle regioni a statuto speciale", ha aggiunto Maroni. "Una nuova commissione che ho richiesto io, dove ci saranno rappresentanti della Regione e del mondo delle autonomie e dall'altra quelli del Governo. Da una parte e dall'altra avranno potere decisionale della Regione e dello Stato, senza fare passaggi intermedi. Questo renderà tutto più semplice e efficace"
Riferendosi alla gestione e al finanziamento delle funzioni che verranno assegnate alla Regione, Maroni ha evidenziato che l'intesa con il Governo indica tre elementi, a cominciare dalla compartecipazione al gettito di uno o più tributi erariali, in merito alla quale sarà "importante" definire una "percentuale minima per evitare fregature. Stabilire quale sarà la percentuale di compartecipazione farà parte della trattativa, ma bisognerà metterla, altrimenti saremo esposti ogni anno alle decisioni del governo e del Mef che nella legge di bilancio potrà variare", ha spiegato. Inoltre "bisognerà indicare quali sono i tributi" e dove ci sarà questa compartecipazione. Certamente questa misura potrà fare da stimolo a una "politica regionale volta a migliorare investimenti", per aumentare la ricchezza prodotta e di conseguenza il gettito fiscale.
Una seconda misura per la gestione delle funzioni sarà il ricorso al trasferimento di risorse dal bilancio dello stato al bilancio regione e, infine, ci si baserà sui costi standard, determinati a livello nazionale.

Al termine della relazione di Maroni, il Presidente di Anci Lombardia Brivio ha anticipato una prima valutazione "positiva" del documento, sottolineando come all'Associazione dei Comuni "sta a cuore soprattutto stabilire il fatto che le risorse devono essere gestite insieme da Regione ed enti locali". (LS)

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