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Comitato Regioni - Bianchi: "Via libera a corpo volontari di solidarietà, segno di attenzione alle esigenze dei territori"

10 Dicembre 2018

L'obiettivo è quello consentire ai giovani in tutta l'Unione di dare prova di solidarietà e sviluppare le loro competenze

“Sono molto soddisfatto per l’approvazione del parere da parte dell’Assemblea Plenaria del Comitato delle Regioni. Questa decisione, dopo un iter lungo otto mesi, mira alla creazione di un corpo europeo di solidarietà ed accoglie molte delle richieste che arrivano dai territori”. Così Matteo Bianchi, Sindaco di Morazzone, vice presidente Anci e membro del Comitato di  Bruxelles, commenta il via libera del Cdr al parere, che lo ha visto relatore, sul corpo europeo di solidarietà e la nuova strategia dell’Ue per la gioventù. “E’ molto significativo –aggiunge - che sia stato approvato, senza alcun emendamento, nel suo passaggio dalla Commissione alla plenaria, a conferma della sua importanza trasversale alle forze politiche”.
L'obiettivo del corpo europeo di solidarietà è quello consentire ai giovani in tutta l'Unione di dare prova di solidarietà e sviluppare le loro competenze.
“In questi mesi ho lavorato a stretto contatto con tutti gli stakeholder ed in particolare con gli amministratori regionali. La mia logica – spiega Bianchi – è stata innanzitutto quella di coinvolgere gli enti locali in una logica sussidiaria e dal basso verso l’alto, tipica dell’Unione europea. Su questo tema la partecipazione degli enti locali è del tutto strategica, visto che spetta a loro dover decidere il perimetro delle azioni in cui i volontari del corpo di solidarietà dovranno operare”.
Un altro aspetto su cui il vice presidente Anci ha molto insistito nel suo lavoro di costruzione del parere riguarda la relazione tra il nascente corpo e le altre istituzioni locali. “I nuovi volontari europei, in caso di calamità naturali, dovranno muoversi in parallelo con i corpi di soccorso, senza mai sostituirsi a Protezione civile e Vigili del Fuoco con cui saranno chiamati a collaborare”.
Infine, il delegato Anci al Cdr si è concentrato sull’aspetto della formazione del nascente corpo di solidarietà. “La partecipazione a questa iniziativa deve essere qualcosa di assolutamente meritorio, tipico di un’iniziativa volontaria. Non deve pertanto sostituirsi a tirocini formativi e ad altre forme di inserimento lavorativo e deve puntare – conclude – soprattutto a stimolare forme di unione tra le stesse comunità territoriali”.

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