#anci2018
Nella terza mattinata dell'assemblea nazionale Anci, Anci Lombardia ha curato un seminario sul regolamento edilizio che ha voluto avviare un "confronto sul quadro normativo per elaborare delle proposte di revisione", come ha sottolineato Maurizio Cabras, coordinatore del Dipartimento territorio di Anci Lombardia, che ha moderato l'evento.
Con la revisione del Testo, "quello che vogliamo non è un cambiamento generale delle norme, ma il poter disporre di strumenti certi da adottare nel settore" ha evidenziato Antonio Lucchese, del Consiglio superiore dei lavori pubblici e coordinatore del tavolo tecnico ministeriale che riunisce governo, istituzioni locali e ordini professionali per definire la nuova proposta del Testo unico dell'edilizia.
L'idea del tavolo di lavoro è stata salutata positivamente da Giovanni Cardinali, rappresentante dei professionisti coinvolti nel confronto, perchè l'intuizione del "Ministero di istituire un tavolo così complesso con la partecipazione di soggetti diversi è una novità, perché pone di fronte al tema i principali protagonisti". Per Cardinali il lavoro congiunto dovrà portare il "legislatore a dare indicazioni su argomenti fondamentali, come quello della sicurezza, che non possono essere lasciati alla discrezionalità dei singoli".
Per Raffaella Martucci del Ministero dell'ambiente bisogna semplificare, armonizzando. È necessario inoltre "fornire strumenti per avvicinarsi alla sostenibilità delle costruzioni, e fornire indicatori per valutare se una costruzione è sostenibile o meno". Da questo punto di vista Martucci ha ricordato come nel gruppo di lavoro "stiamo provando di ampliare la definizione di ciclo produttivo e far sì che i rifiuti possano rimessi sul mercato come prodotto".
Infine Lorenzo Paoli, rappresentante dell'Anci, ha introdotto il tema degli aspetti e delle procedure sul tema dell'edilizia: "un percorso spesso difficile", pertanto "l'occasione del tutto inedita" apertasi con il Tavolo ministeriale permette "l'interlocuzione con il legislatore per poter semplificare queste pratiche".
L'idea di fondo è quella di dare continuità a quanto rimane del Testo unico dell'edilizia del 2001, ridando però organicità al testo, per far sì che vi sia organicità, stabilizzazione e una moderata innovazione.
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