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Scuola

Trasporto alunni disabili: Anci Lombardia chiede alla Regione di cambiare insieme le norme

29 Marzo 2017

Scanagatti: " abbiamo chiesto un incontro con l'Assessore regionale Garavaglia al fine di fare chiarezza sulla questione"

Nel corso dell'ultima riunione del Consiglio direttivo di Anci Lombardia si è dibattuta l'annosa questione relativa all'assistenza dei disabili nella scuola, tornata alla ribalta dopo il progetto di legge sulla semplificazione approvato dalla Giunta di Regione Lombardia.
Dopo la sentenza del Consiglio di Stato del 2013 in cui si affermava la competenza delle Provincie circa l’assistenza per i disabili frequentanti le scuole superiori la legge di stabilità 2016 affida alle Regioni le funzioni in merito.
Regione Lombardia con la sua legge finanziaria del 2017 ha deciso infatti di riprendersi la competenza della partita, assumendosi i compiti di promozione, sostegno e gestione del servizio di assistenza educativa e trasporto scolastico dei disabili che frequentano le scuole superiori, compresi i disabili sensoriali e impegnandosi anche a redigere linee guida, coinvolgendo i Comuni. Successivamente, con la DGR 6345/17, la Regione ha però adottato un pdl sulla semplificazione al cui interno all’art. 29 viene trasferito ai Comuni la gestione di questi servizi, precisando che le spese vengono coperte con i fondi dello Stato.

Di fronte a queste decisioni il Consiglio Direttivo di Anci Lombardia ha ritento inaccettabile la formulazione proposta dalla Regione, che contrasta con gli obiettivi declinati dalla Regione stessa e propone una nuova formulazione.
"Come Anci Lombardia abbiamo chiesto un incontro con l'Assessore regionale Garavaglia al fine di fare chiarezza sulla questione e per definire alcuni punti fermi" ha dichiarato Roberto Scanagatti, Presidente dell'Associazione dei Comuni lombardi. "Oltre a presentare delle proposte di emendamento", riassunte nel documento allegato, "i Comuni possono infatti dichiarare la loro disponibilità a gestire i servizi di assistenza educativa e trasporto scolastico per gli alunni disabili frequentanti scuole superiori e formazione professionale - esclusi i servizi per i disabili sensoriali -, a condizione che la Regione assicuri le risorse umane, finanziarie e strumentali per erogare i servizi e stabilisca norme chiare ed inequivocabili per la gestione dei medesimi", ha sottolineato Scanagatti.

Sul tema è intervenuto anche Pier Franco Maffè, Presidente del Dipartimento istruzione, che ha proseguito evidenziando come "la decisione della Regione è per noi inaccettabile, perché non possono essere scaricate sui Comuni le competenze e le responsabilità dell'assistenza educativa e del trasporto scolastico dei disabili in capo a Regione", per di più senza prevedere delle regole e lo stanziamento di adeguate risorse, visto che si dovrà far fronte ad una spesa complessiva stimata in 30 milioni di euro.

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