I temi legati al territorio e alla sicurezza sono stati discussi questa mattina nel corso della riunione del Consiglio Direttivo di Anci Lombardia.
Le modifiche alla legge sul consumo di suolo e alle sue ricadute sui Comuni sono state al centro della relazione di Maurizio Cabras, per il quale "per procedere con le nostre osservazioni da sottoporre alla Regione, sarà fondamentale capire come sarà modificata la legge 12", soprattutto perchè "la carta sul consumo di suolo deve essere condivisa con i Comuni". Roberto Scanagatti, Presidente di Anci Lombardia, ha ricordato inoltre che l'Associazione "ha deciso di supportare ad adiuvandum il Comune di Brescia che aveva adottato un nuovo documento di piano prima della scadenza del nuovo documento di piano in vigore e, proprio alla luce della Legge 31, il TAR ha deciso di annullare il piano".

L'assemblea ha quindi considerato le recenti novità normative sull'invarianza idraulica: "un tema delicato, che dovrà essere analizzato con attenzione dai Comuni, per questo abbiamo organizzato un evento che si terrà il prossimo 10 aprile nella nostra sede" ha dichiarato Rinaldo Redaelli, vicesegretario di Anci Lombardia. A queste parole sono seguite quelle di Sergio Zanetti, Vicepresidente del dipartimento ambiente e territorio, che hanno evidenziato come "su questo tema sui Comuni ricadono tre dispositivi: il Piano prevenzione alluvioni; il Piano per prevenzione rischi alluvioni e il Piano gestione dei rischi di alluvione", pertanto "all'evento del 10 marzo sarà auspicabile la presenza non solo dei responsabili tecnici ma anche degli amministratori comunali".

Infine Roberto Ferrari, Presidente del dipartimento sicurezza, ha relazionato in merito alla sospensione, senza preavviso, dei servizi online utili all'individuazione dei veicoli rubati da parte del Ministero dell'Interno, una partita sulla quale Anci  si sta muovendo ma che lascia gli amministratori senza parole, anche perchè, come ha evidenziato Ferrari, "in questi anni abbiamo investito molto in termini di videosorveglianza e ora si arriva alla beffa per la quale noi non abbiamo pagato la connessione alla rete, come se non facessimo parte del sistema istituzionale".