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Welfare

Dal Forum Federsanità Anci FVG, Veneto e Lombardia "Integrazione tra Robotica e Domotica in Sanità"

20 Novembre 2017

"Carta di San Vito al Tagliamento" per rafforzare le sinergie tra Comuni, SSR, Ricerca e imprese

"Federsanità ANCI Friuli Venezia Giulia, Veneto e Lombardia confermano  il ruolo centrale e attivo delle comunità locali e ribadiscono la volontà (nel rispetto dei diversi modelli regionali), di condividere le “buone pratiche” esistenti nei territori sulla sicurezza e sul governo delle tecnologie intelligenti, promuovendo anche sinergie con i Centri di ricerca e l’imprenditoria privata di settore, purchè, alleata al servizio del cittadino, sia ricoverato in ospedale, che non autosufficiente, portatore di disabilità, o di cronicità multiple che lo vedono utilizzare i servizi ospedalieri e territoriali delle tre Regioni, nonchè per favorire le innovazioni dell'assistenza domiciliare e residenziale (domotica, teleassistenza, etc.). Sono questi gli impegni contenuti "Carta di San Vito al Tagliamento", frutto del Forum di due giorni  “Integrazione tra robotica e domotica in Sanità : nuove opportunità per i pazienti. Quali sistemi sanitari e quale personale, per i nuovi scenari internazionali” . 
Insieme a Federsanità ANCI FVG, Veneto e Lombardia, hanno promosso gli eventi AAS 5 Friuli Occidentale, EGAS FVG, IRCCS CRO di Aviano, IRCCS "E. Medea La Nostra Famiglia", Comune di San Vito al Tagliamento, “Polo tecnologico” di Pordenone e Ordine degli Ingegneri della Provincia di Pordenone, con il patrocinio di importanti società scientifiche nazionali (SIAIS – Società Italiana dell’Architettura e dell’Ingegneria per la Sanità, AIIC – Associazione Italiana Ingegneri Clinici) e dei locali Ordini dei Medici e degli Infermieri. 
In sintesi, tutti i qualificati relatori di livello nazionale e internazionale hanno testimoniato che le applicazioni della robotica e domotica in Sanità e per il welfare sono già oggi disponibili e operative per garantire appropriatezza, efficacia e qualità dei servizi per le persone e che i sistemi sanitari e sociosanitari, insieme al mondo della ricerca e dell'impresa di Friuli Venezia Giulia, Veneto e Lombardia sono all'avanguardia a livello europeo. Pertanto, è fondamentale coordinare i diversi sistemi regionali, con approcci interdisciplinari e inter istituzionali,  anche per rafforzare le opportunità di accesso ai finanziamenti e programmi europei, come hanno illustrato, tra gli altri, Gianluca Quaglio, della Direzione Generale Servizi per la Ricerca del Parlamento europeo, Renata Bagatin, Vice Presidente della III Commissione del Consiglio regionale FVG e l'europarlamentare Isabella De Monte che ha chiuso il forum manifestandola la volontà di organizzare un'iniziativa al Parlamento europeo, in quanto il tema coniuga "due fattori caratterizzanti delle società occidentali: crescente digitalizzazione e invecchiamento della popolazione e ha ricordato che la Commissione Ue mette a disposizione specifici fondi per la ricerca applicata all'innovazione in campo sanitario e assistenziale attraverso Il programma Horizon 2020».  
Tra i temi prioritari del Forum promosso dal Comitato scientifico composto da Giuseppe Napoli, presidente di Federsanità ANCI FVG, Giorgio Simon, direttore Generale AAS 5 Friuli Occidentale, Mario Tubertini, direttore generale IRCCS CRO di Aviano, Luigi Bertinato, dell'Istituto Superiore di Sanità e Franco Scolari, direttore Polo tecnologico di Pordenone, c'è la formazione di tutte le professioni sanitarie e non solo. Interessanti approfondimenti sono venuti dalla tavola rotonda finale "Robots versus SuperDoctors, quale personale e quale formazione per rispondere alle nuove sfide tecnologiche" , moderata da Paolo Bordon, direttore generale dell'Azienda per i Servizi Sanitari della Provincia di Trento. Da parte loro Silvio Busaferro, Direttore Dipartimento Area Medica di ASUIUD e Gabriele Romano, Direttore della Scuola di Simulazione e Formazione Avanzata della Regione Veneto hanno illustrato le sinergie in atto e l'evoluzione della formazione dei medici grazie alle nuove tecnologie (realtà aumentata, etc.) e ai nuovi scenari dei "sistemi sociotecnici"(Brusaferro), mentre Dorian Marusic, già Ministro della Salute della Slovenia, ha esortato i presenti a collaborare per lo  sviluppo di una sanità digitale sempre piu’ interoperabile tra le tre Regioni e per  progetti di studio e ricerche a livello regionale,nazionale ed europeo, nonché lo scambio di buone pratiche anche con il coinvolgimento di partners europei ed internazionali di settore. 
E' toccato, quindi, a Giovanni Leonardi, direttore generale della Ricerca e Innovazione del Ministero della Salute, fare il punto su realtà e prospettive della "rivoluzione digitale in Sanità" partendo dal previsto calo del numero dei medici con le nuove opportunità professionali alla luce delle innovazioni tecnologiche e dei dati epidemiologici ( invecchiamento della popolazione, etc.) che, comunque, dovranno essere coniugate sempre con l'umanizzazione delle cure. Anche se il mondo sta cambiando notevolmente e la tecnologia ha pervaso la nostra vita quotidiana (intelligenza articiale, big data, robotica sociale, etc.) tutti i presenti hanno convenuto che i nuovi professionisti della salute dovranno saper dialogare sia con le persone (prima) che con i loro cellulari. E fondamentale - ha concluso Leonardi - dare vita a un nuovo Patto per la Salute che parte proprio dal territorio, per cui è positivo che le realtà locali investano sulle innovazioni utili per migliorare la qualità della vita delle persone ( come indicato nella "Carta di San Vito" ) perchè le sinergie tra Comuni, Sistemi sanitari e sociosanitari, mondi della Ricerca e dell'Impresa possono generare nuove opportunità per le comunità locali".

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