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IMMIGRAZIONE

Biffoni: "Necessario patto territoriale per accoglienza diffusa e clausola di salvaguardia per Comuni Sprar"

26 Settembre 2016

Obiettivo principale del piano nazionale accoglienza é quello di garantire un’equa distribuzione dei migranti sul territorio

“La questione dell’immigrazione resta uno dei temi centrali dell’agenda politica di Anci. Con il decreto ministeriale del 10 agosto 2016 sul nuovo funzionamento dello Sprar si premiano sindaci e amministratori che hanno creduto in un cambio di passo del paese verso un’accoglienza strutturata”. Così la presidente della Commissione immigrazione Anci Irma Melini ha introdotto i lavori della Commissione che si è riunita il 21 settembre a Roma.
La presidente ha proseguito il suo intervento sottolineando l’impegno di Anci nella concreta applicazione del piano nazionale di ripartizione dei migranti che verrà ufficializzato nel corso dell’Assemblea Anci in programma a Bari dal 12 al 14 ottobre, nell’ambito del convegno “Per un sistema di accoglienza e di integrazione equo e sostenibile” che si terrà in apertura dell’Assise il 12 ottobre alle ore 10. 
“Obiettivo principale del piano nazionale accoglienza é quello di garantire un’equa distribuzione dei migranti sul territorio per evitare di ‘affaticare’ troppo quei territori che già svolgono un ruolo di primo piano nell’accoglienza”, ha precisato il sindaco di Prato e delegato Anci all’immigrazione Matteo Biffoni intervenuto in Commissione.
“Proviamo a proporre ai Comuni – ha proseguito - un patto territoriale che preservi i territori che fanno già parte della rete Sprar o che sono in procinto di entrarvi da ulteriori invii attraverso una clausola di salvaguardia che impegna i prefetti”.
Resta il carattere volontario di adesione al sistema Sprar come ha chiarito Biffoni: “Viene messo a disposizione dei Comuni uno strumento efficace che funziona ma senza introdurre un obbligo di adesione allo Sprar con la consapevolezza, però, che fuori dallo Sprar resta il sistema prefettizio di accoglienza”.
Decisivo pertanto il ruolo e il coinvolgimento dei prefetti che, assieme al Governo e ai Comuni, dovranno applicare il piano per la gestione di un fenomeno ormai strutturale nel paese.
“Con l’obiettivo di sostenere i Comuni che hanno scelto la strada dell’accoglienza diffusa sul territorio tra gli impegni di Anci vi é la richiesta dello sblocco del turnover del personale per quei settori dell’amministrazione locale coinvolti nella gestione dell’accoglienza come i servizi sociali, l’anagrafe e la polizia municipale”, ha concluso Biffoni.

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