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Scanagatti scrive a Fassino "avviare un confronto per una proposta sui temi dell’autonomia finanziaria dei Comuni"

2 Marzo 2016

Proposte emendative al decreto milleproroghe

Il Presidente di Anci Lombardia, Roberto Scanagatti, ha inviato una nota al Presidente dell'Anci, Piero Fassino, in merito alla Legge di stabilità 2016 e ad alcune questioni in sospeso.
Inoltrando alcune richieste di modifica del decreto Milleproroghe, nella lettera di Anci Lombardia si fa riferimento alla necessità di avviare un confronto per arrivare ad una proposta sui temi dell’autonomia finanziaria dei Comuni che non possono tornare a vivere di finanza derivata.
In particolare si sottolineano questi 4 punti.
1. La possibilità reale del patto di stabilità verticale territoriale senza il quale non si potranno risolvere i problemi dei piccoli comuni sotto i 1.000 abitanti. Regione Lombardia ha comunicato che non sarà in grado, a legislazione attuale, di promuovere il patto verticale. Una possibilità è che possa partecipare al patto orizzontale acquisendo spazi lasciati dai Comuni e riversandoli sul patto verticale agli altri comuni.
2. Il necessario riconoscimento dell’autonomia organizzativa dei Comuni superando tutte le norme che dal DL 78/10 in poi sono entrate nel dettaglio limitando la reale iniziativa dei Comuni. Lo stesso Presidente del Consiglio all’assemblea nazionale di ANCI a Milano nel 2014 aveva sostenuto la necessità, una volta definito l’obiettivo finanziario dell’ente, di riconoscere la sua autonomia nel raggiungerlo. Inutile ricordarvi come l’abrogazione di tutte queste norme non comporti alcun bisogno di copertura e liberi l’azione del Comune su aspetti importanti come le politiche culturali e di marketing territoriale.
3. La semplificazione degli adempimenti che i Comuni devono rispettare in termini di procedure, comunicazioni, monitoraggi al punto che molti comuni sono obbligati a chiudere gli sportelli al servizio del cittadino per farvi fronte. L’idea di fondo potrebbe essere quella di individuare uno Sportello Unico per il Comune cui comunicare dati che verranno poi diffusi all’insieme delle articolazioni dello Stato, sull’esempio degli SUAP.
4. Intervenire sullo status degli amministratori locali, in modo particolare sugli aspetti di inconferibilità degli incarichi oggi estremamente pesanti e non giustificati.

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