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INFANZIA

Tonucci: i sindaci garanti di una città a misura di bambino

2 Dicembre 2016

A Milano Anci Lombardia presenta l'e-book scaricabile online, che raccoglie i progetti di 28 comuni a favore dei più piccoli.

Partito a febbraio 2016, il progetto Città dei Bambini ha raccolto, in tutta la Lombardia, le esperienze più significative e interessanti che hanno messo al centro delle politiche amministrative i bambini, le loro esigenze e priorità. Già, perchè a sottendere a tutto il lavoro - che prende forma oggi in un ebook da 250 pagine scaricabile dal sito di Anci Lombardia - c'è la consapevolezza crescente che i bambini siano a tutti gli effetti cittadini come gli adulti e come tali meritino attenzione e risposte. Lo spiega Francesco Tonucci, Istituto Scienze e Tecnologie della Cognizione e del Consiglio Nazionale delle Ricerche, ideatore del progetto: "Saremmo portati a pensare che la tutela dei bambini è un fatto naturale, spontaneo, che non ha bisogno di regolamentazioni e incentivi. Non è così, purtroppo. Lo testimonia il fatto che nel 1989 è stata firmata una Convenzione per i diritti del bambino, a cui ancora troppo spesso dobbiamo fare riferimento per la tutela dei più piccoli. Conta però ricordare, in questo contesto, che oggi sono i sindaci gli unici garanti del rispetto di quella convenzione. Sono tenuti per legge a farlo e quando lo fanno costruiscono con la cittadinanza un rapporto più solido, duraturo, di grande vicinanza e condivisione". 
Aggiunge Tonucci: "Dobbiamo però sviluppare l'abitudine a ricomprendere i bambini nelle decisioni che vengono prese. Anche perchè avendo accettato le città così come sono, non vediamo la possibilità di cambiamenti, mentre un bambino non solo ha una visione più ampia, ma molto più concreta delle possibilità inespresse. Le comunica magari in modo infantile, ma la sua è una riflessione seria sugli spazi pubblici e pubblico significa, anche per loro. Partiamo sempre dal concetto che una persona ha diritto ad avere uno spazio pubblico per parcheggiare la propria macchina, ma ci dimentichiamo che vanno previsti spazi per il gioco, lo sport e il divertimento, che sarebbero prioritari".


Divertenti e molto calzanti gli aneddoti raccontati sul ruolo - e la voce - dei bambini da Samuele Astuti, sindaco di Malnate: "Ricevo ogni anno un centinaio di lettere dai bambini e sono sempre sorpreso dalla lucidità con cui rivendicano il diritto a una città a loro misura e con cui propongono soluzioni concrete. Per esempio, suggeriscono di dedicare parte di una strada a loro e parte alle macchine, o ci segnalano - pensate che nel mio Comune il 56% di loro va alle elementari a piedi da solo - che sono perfettamente in grado di gestire un livello di autonomia superiore a quello che pensiamo di potergli concedere". Conclude Astuti: "La Città dei Bambini è un progetto ambizioso, che però può cambiare davvero la vita e il lavoro dei sindaci. E visto che i bambini - a differenza degli adulti - fanno scelte inclusive, il cambiamento non può che essere per il meglio". 

Il futuro quindi, passa da un cambiamento di paradigma, riprende Tonucci: "Dobbiamo passare a un modello di progettazione partecipata, di dialogo, in cui i bambini hanno le stesse priorità degli adulti, il quartiere ha la stessa dignità della città intera e il gioco ha lo stesso spazio che dedichiamo al lavoro". 

A Lauro Sangaletti, redattore dell'e-book, è spettata la presentazione del volume, che nelle sue due parti racconta esperienze concrete sviluppate nei comuni lombardi e indicazioni pratiche su come costruire un'amministrazione "children oriented". "Obiettivo di questo e-book è supportare il lavoro fatto sinora con la creazione di una rete di tutela e di promozione di politiche attive e inclusive dell'infanzia", ha spiegato Pierfranco Maffè, presidente del Dipartimento Istruzione di Anci Lombardia". "Il progetto - ha confermato il Segretario Generale di ANCI Lombardia Pierattilio Superti - continuerà nel 2017. I bambini sono portatori di bisogni, diritti, cultura e come Associazione dei Comuni siamo fortemente convinti che debbano non solo essere ricompresi, ma anche guidare in modo significativo le logiche di governo dei Comuni". 

(VV)
 

 

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