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Assemblea Piccoli Comuni - Marchi: su associazionismo "superare vincolo demografico e obbligatorietà per tutti"

8 Ottobre 2016

La relazione del presidente del dipartimento Piccoli Comuni di Anci Lombardia

"Eliminare il vincolo demografico ed estendere a tutti i comuni l'obbligatorietà della gestione associata" questo l'obiettivo che i piccoli Comuni vogliono proporre e che Michele Marchi , Presidente del Dipartimento piccoli comuni di Anci Lombardia, ha ribadito con la sua relazione alla Assemblea regionale dei piccoli Comuni.
Questa visione emerge dall'analisi di due temi che hanno occupato molto temp della riflessione degli amministratori: "l'associazionismo e la legge Delrio.
Per Marchi, "se tre devono essere le funzioni da gestire in modo associato, una di queste non può che essere quella amministrativa perché li si nidifica la possibilità di intervenire per migliorare la gestione". Grazie a questa soluzione "potremo realizzare una vera semplificazione delle procedure e uno snellimento delle pratiche a nostro carico, ma anche migliorare il lavoro del personale comunale" ha evidenziato il sindaco di Gerre de' Caprioli.
Per poter realizzare questo disegno è però necessario "riscrivere i percorsi legati all'avvio delle unioni, perché é inevitabile che per avviare una nuova realtà siano necessarie risorse per renderle stabili e continuative nel tempo".
Guardando a quanto ottenuto in questi anni, Marchi ha ricordato il superamento del patto di stabilità che costituisce un merito dell'Anci, anche se fa permanere il vincolo di pareggio che per i comuni che contano meno di mille abitanti è complesso da rispettare.
Il referente dei piccoli comuni lombardi ha quindi considerato il tema del personale, evidenziando che "se i comuni devono rispettare con turnover del 25%, non possiamo dimenticare che questo non vale per le unioni, pertanto è evidente che sul tema della gestione associata è chiaro che il governo ha dato delle indicazioni su come muoversi".
Non poteva mancare un accenno alla recente proposta di legge piccoli comuni, che è stata definita "un'ennesima proposta, staremo a vedere ma comunque è un tentativo di mettere le periferie al centro, come hanno sottolineato alcuni commentatori".
In merito al riordino territoriale Marchi ha ricordato che in questi mesi "abbiamo fatto, anche su richiesta di Regione Lombardia, un lavoro che ha portato a delle proposte per la gestione del territorio, anche se in questo momento sono state messe in attesa da Regione, e che vedremo a cosa porteranno".
Un tema di forte attualità è quello dell'immigrazione, che per Marchi "deve essere un problema affrontato da tutti ma sul quale si deve prevedere una attenzione particolare per i piccoli comuni".
Infine è "ancora aperta la vicenda che coinvolge Poste Italiane, sulla quale continua il lavoro del tavolo con regione Lombardia, senza però portare a soluzioni. Io mi chiedo se non sia il caso di andare per vie legali, perché le comunità non possono essere lasciate senza servizi, dato che se un cittadino deve fare 20 chilometri per ritirare la posta non ha più senso pagare il francobollo", ha concluso Marchi.

 

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