"Il 31 ottobre chiude Expo e inizia la fase più impegnativa che farà vivere l'eredità di Expo, dopo che in questi mesi abbiamo capito come il cibo è un elemento trasversale nella vita di ogni giorno, che va compreso come elemento di giustizia sociale" in queste parole, del Vicesindaco di Milano, Francesca Balzani, è racchiuso il senso dell'iniziativa promossa oggi a Milano dal Comitato europeo delle regioni e dall'Anci.
Il seminario "Città e Regioni dell'UE per una politica dell'alimentazione sostenibile. Soluzioni locali per sfide globali", questo il titolo dell'evento, è stato moderato da Enzo Bianco, Sindaco di Catania e Presidente del consiglio Anci, che ha dichiarato come la sua città in questi anni "ha accolto molte persone in fuga" e questo ha reso evidente come "oggi il tema del cibo e della sostenibilità è fondamentale, per il quale siamo chiamati a mobilitarci".
La questione "cibo, sostenibilità, fame" deve quindi imporsi sui tavoli istituzionali, perché, come ha sottolineato nel suo intervento Raffaele Cattaneo, Presidente del Consiglio regionale lombardo, "la povertà si riaffaccia e coinvolge anche chi prima era immune, pertanto come è possibile realizzare gli obiettivi per una food policy sostenibile?". Per Cattaneo una risposta la si ha "visitando Expo, dove si può scoprire come il cibo è un tema strutturalmente legato al territorio e, pertanto, gli enti che governano il territorio devono necessariamente impegnarsi su questo fronte".
A queste parole ha fatto eco il Presidente dell'Anci, Piero Fassino, per il quale "quello che accade a livello globale dipende in larga misura da ciò che accade nei territori" e oggi il tema della "sostenibilità è un tema non più rinviabile, che richiede un salto culturale e una grande sensibilità dell'opinione pubblica". Per Fassino " nell'opinione pubblica in questi anni è maturata la consapevolezza di essere portatrice di un diritto alla sana alimentazione, tanto che è emersa una nuova generazione attenta a questi temi.
Per questo ora sollecitiamo l'Unione Europea per una più determinata ed efficace politica di sostenibilità".
Questi propositi sono riassunti nella Carta di Milano, il documento che costituirà l'eredità ufficiale di Expo Milamo 2015 e che, come ha ricordato Salvatore Veca dal tavolo dei relatori, "è un documento di cittadinanza attiva globale, che chiede un'azione di condivisione di responsabilità collettiva per un impegno verso un mondo a fame zero. La Carta é stata l'esito di un processo ma anche l'avvio di molti processi, perché è diventata un'agorà che ha facilitato confronti e discussioni".